Altalena di numeri in Italia sui positivi al Coronavirus, ma nel resto del mondo la situazione è ancora grave

L’incubo coronavirus sembra ancora non arrestarsi, tra le diverse teorie dei tanto stimati virologi sulla possibile ricomparsa e seconda ondata nel mondo, parlano i fatti o meglio i numeri, in Italia i casi salgono e scendono ma sono sempre presenti, i migranti incrementano il numero dei contagiati, a settembre le scuole presentano i piani di riapertura, si ipotizzano nuove e drastiche misure di sicurezza che tuttavia non consentono di fare sonni tranquilli in ogni caso.

Con oltre 700mila morti, 18.5 milioni di contagi confermati e 11 milioni di guariti dal coronavirus, continua ad aumentare il bilancio della pandemia, che ha allentato la morsa sull’Europa, (in Spagna si parla però di seconda ondata) ma accelera in altre regioni, secondo i dati della Johns Hopkins University. Tra i Paesi in cui il Covid-19 continua a correre c’è il Brasile, dove i contagi sono saliti a oltre 2.8 milioni e i decessi si avvicinano a 100mila (sono oltre 95mila). Nelle ultime 24 ore, i morti registrati dal governo sono stati più di mille, soglia sotto cui non si è mai scesi nelle ultime 10 settimane.

New York è pronta a installare i check-point all’ingresso della città per controllare gli ingressi e informare i viaggiatori che arrivano da 34 Stati Usa dell’obbligo di quarantena per 14 giorni. I posti di blocco saranno sistemati soprattutto all’ingresso dei ponti e dei tunnel di accesso all’isola di Manhattan. Chicago ha intanto deciso che, per frenare i contagi, almeno nella prima parte dell’anno scolastico si farà lezione a distanza. Nove persone sono morte in Francia nelle ultime 24 ore, portando il numero totale delle vittime dall’inizio dell’epidemia a 30.305:. Sono 1.695 nuovi casi sono stati rilevati da ieri. I nuovi ricoveri sono invece 137 e portano il totale dei pazienti attualmente in ospedale a 5.148. Tra questi, 384 sono in terapia intensiva, quattro meno di ieri.

La Spagna registra il record di nuovi contagi dalla revoca del lockdown a giugno: in 24 ore sono stati almeno 1.772. Dalla cifra sono esclusi i dati di 2 regioni che non li hanno forniti, la Castiglia-Mancia e i Paesi Baschi. Lo rende noto El Pais, rilevando che il dato odierno è in netto aumento rispetto al precedente. Si conta inoltre un solo nuovo decesso. Anche in Messico la situazione è drammatica. L’ultimo dato è quasi da record, con 857 decessi in un giorno che portano il totale a 48.869, il terzo più alto al mondo. Il dipartimento della Salute ha contato 350mila persone contagiate, mentre solo un milione di test è stato eseguito: il tasso di positività è rimasto tra 45% e 50% sin dalle prime settimane della pandemia, essenzialmente perché solo chi ha sintomi significativi viene testato. In oriente, l’India ha registrato oltre 50mila casi confermati per l’ottavo giorno consecutivo, mentre il totale ha superato gli 1,9 milioni. Il governo ha dato notizia anche di nuovi 857 casi, che spingono il totale a quasi 40mila, sottolineando che la metà di essi riguarda persone di oltre 60 anni, il 37% tra 45 e 60 anni, l’11% tra 26 e 44, per il 68% uomini e il 32% donne.

Alessandra Filippello