La tragedia di Beirut potrebbe essere un attentato di una frazione sciita libanese, aumentano il numero dei morti

Secondo delle fonti di intelligence la tragedia a Beirut potrebbe essere un attentato terroristico, tutto sembra e tutto potrebbe essere, il commando avrebbe scatenato l’inferno usando almeno 25 inneschi incendiari al fosforo bianco. Per poter agire hanno avuto un aiuto fondamentale da parte di complici del porto di Beirut. E forse proprio per questo motivo il governo ha fatto arrestare alcuni dipendenti della struttura. Una fazione sciita libanese avrebbe organizzato l’attacco al porto di Beirut che ha causato la strage di martedì. Il commando subito dopo aver piazzato gli inneschi che hanno generato l’incendio doloso sono fuggiti dalla città e si sono dileguati lungo il confine tra Libano e Israele, nella zona dove opera la fazione sciita che ha organizzato l’attentato. Non è chiaro se gli attentatori erano a conoscenza della quantità di nitrato d’ammonio presente e del fatto che ci fosse anche un arsenale in uno dei magazzini. Forse l’esplosione è andata ben oltre le loro intenzioni.  L’obiettivo che si fa sempre più strada è quello dell’aumento della tensione con Israele. A poche ore dalla sentenza dell’Onu sui quattro membri di Hezbollah coinvolti nell’omicidio dell’ex premier Rafiq Hariri e soprattutto la volontà di accusare Israele. Ma l’effetto domino causato dall’incendio che ha fatto saltare in aria deposito e arsenale potrebbe alla fine rivelarsi controproducente. Sono almeno 137 i morti e 5mila i feriti della tragedia di martedì. Lo rende noto il ministero libanese della Sanità. Le enormi esplosioni hanno anche distrutto migliaia di abitazioni, lasciando almeno 300mila persone senza un tetto.

Alessandra Filippello