Achille Lauro e il 16 marzo: la storia infinita tra tormenti, ego e popolarità

Se ha scritto un libro anche Giulia De Lellis, e allora va da sé che tutti possono farlo perché si sa creare un precedente legittima chi vuole emulare l’impresa.

Così, dal 19 maggio 2020, è arrivato in libreria e negli store digitali “16 marzo – L’ultima notte”, la nuova opera letteraria di Achille Lauro.

Artista, cantante, comunicatore, cantautore, performer, scrittore. Provare a descrivere cosa fa Achille Lauro incasellandolo in uno dei sostantivi prima elencati sarebbe riduttivo.

Lauro ci ha insegnato che tutto si può fare nella vita, basta che venga fatto più o meno bene. L’exploit al Festival di Sanremo lo ha consacrato come uno con una grande personalità, con una visione creativa folgorante e con un eccesso senso di portavoce di dogmi non richiesto.

Ammettiamolo, però! Da quando Achille Lauro è conosciuto al grande pubblico, ha sempre fatto parlare di sé. Non per la bravura, ma più per l’effetto che fa ogni volta che si mostra in video.

Non per le qualità canore o autoriali ma per come riesce a spostare l’attenzione facendo sì che i riflettori siano tutti puntati su di lui.

Achille Lauro divide per essere tutto e niente, per non porsi freni inibitori nell’arte di sé e per essere sempre un lanciatore di tendenze.

Dopo la partecipazione all’ultima edizione del Festival di Sanremo, Achille ha rilasciato un nuovo singolo dal titolo “16 marzo” e il libro omonimo, edito da Rizzoli.

La sua seconda fatica letteraria si concentra interamente su un amore tormentato.

Il libro parte da una riflessione: “Che cosa accade in noi quando un amore ci trasforma, ci violenta, ci intossica a poco a poco come un veleno? L’amore malato si cura con più amore”.

Achille Lauro così racconta un giorno interno ossia il 16 marzo miscelando letteratura e poesia e conducendo il lettore in un viaggio a bordo della DeLorean tra passato, presente e futuro. Una “Ultima Notte” descritta in un racconto che narra di stati d’animo, di verità, di visioni, di follia, di consapevolezza e di maturità, di paura e di coraggio.

Achille Lauro sceglie ancora una volta di  mettere al centro se stesso. Infatti, punta tutto su Lauro De Marinis (nome vero dell’artista) considerandolo come un un uomo maturo che in una notte buia vagheggia con il suo pensare trasformando i suoi stati d’animo in una poetica e dolorante esternazione.

Il libro è uscito solo da dieci giorni ed è già nella classifica dei libri più venduti così come il singolo omonimo che resiste nelle prime posizioni nonostante sia uscito da più di un mese.

Achille Lauro così continua la sua scalata verso la fama ed il successo scegliendo di mettersi sempre a nudo e seguendo il primo comandamento per essere amati da un pubblico ossia parlare di ciò che realmente si conosce. Per Lauro: se stesso.

Buona lettura!

Sandy Sciuto