5 tecniche infallibili per far addormentare i bambini

Mamme! Il vostro bambino ci mette ore ad addormentarsi? Il momento della nanna è diventato un incubo per tutta la famiglia? Sembra impossibile, ma abbiamo una soluzione. Dimenticatevi dell’inflessibile metodo Estivil, ormai superato e contestato dallo stesso autore. Lasciate perdere i consigli delle vostre amiche (che, guarda caso, hanno i figli narcolettici). Per far addormentare i bambini la soluzione è da sempre davanti ai vostri occhi ma non ve ne eravate mai accorte. Eccola in 5 passaggi, semplicissimi e infallibili.

1. La nanna come rituale: create l’atmosfera giusta
L’ora della nanna deve essere un momento della giornata ben riconoscibile dal bambino. Suoni, luci, atmosfere: l’allestimento della stanza è fondamentale perché quando i piccoli si abituano ad una certa situazione, ritrovarla li rassicura e li conforta, rendendo tutto più semplice e naturale.

2. Provate a seguire uno schema fisso fin da quando sono molto piccoli: bagnetto, pappa, ninna nanna.

La routine aiuta i bambini a trovare un equilibrio. Se sono abituati fin dai primi giorni a dormire nel proprio lettino, crescendo continueranno a farlo e sarà tutto più semplice. Basterà aggiungere ogni volta abitudini nuove in base alle varie età (ad es il saluto dei giochi quando sono più grandi).

3. Evitate di esporli a rumori forti, luci accese e schiamazzi.

Nelle ore serali non fate giochi troppo movimentati, rischiate di eccitarli troppo rendendo difficoltoso il rilassamento.

4. Se vi chiama di notte, andate da lui/lei.

Tra l’8° mese e i tre anni il piccolo sviluppa la cosiddetta ansia da separazione e per istinto cerca la vicinanza della mamma. Quindi di notte è importante rispondere al suo richiamo per creare in lui la fiducia verso la mamma e non infondergli inutili ansie e insicurezze.

5. Provate con Sleepy Magic, il nuovo metodo dell’australiana Danielle Wright. Si tratta di tecniche olistiche in 5 passaggi chiave. Riassumendo, dopo una prima fase di domande e affermazioni positive, si passa alla respirazione, al racconto di una storia e al rilassamento finale.

redazione