10 cose sul cibo che non sapevate

Quante volte ci è capitato di sentire: “Questo alimento fa male alla salute”, “L’olio di palma è veleno”, “Quest’altro alimento ti rende grasso”. Insomma: checché se ne dica, ogni alimento ha sempre qualche cosa che non va. Se fosse per molti, brucheremo erba e berremmo solo acqua vita natural durante!

In realtà esistono molte informazioni sul cibo che sono sbagliate, che ci propinano le nonne per vecchie credenze oppure qualche media distratto e poco attendibile. Figuriamoci poi gli innumerevoli siti web: quelli sono il non plus ultra della disinformazione in ambito alimentare poiché non fanno altro che accontentare le nostre esigenze contingenti. Ci sentiamo male perché abbiamo gonfiore di stomaco dopo aver mangiato la pasta? Ecco che troviamo subito un sito che ci accontenta, a fronte di altri mille che dicono che è del tutto normale…

A causa di questa capillare disinformazione su quello che ci troviamo a tavola ogni giorno, Coldiretti, l’associazione di rappresentanza dell’agricoltura italiana, ha stilato una top ten dei miti da sfatare in ambito culinario ed alimentare. La campagna qualche tempo fa è partita con l’hashtag #stopfakeatavola per demolire le “bufale” (è il caso di dirlo) a cui siamo spinti a credere davanti ad un piatto di pasta al pomodoro.

1. Il latte fa male

Molti credono che in età adulta il latte faccia male solo perché destinato alla crescita delle ossa. In realtà, l’uomo si nutre da millenni di latte di mucca, pecora o capra: oggi infatti il DNA umano si è modificato per produrre il lattosio, l’enzima che digerisce il latte.

2. L’ananas brucia i grassi

Anche questo è un falso mito: oggi non è confermato che l’ananas sia in grado di bruciare grassi. Spesso questa azione è stata associata alla bromelina presente nel gambo dell’ananas (la parte dura interna), che spesso non viene neppure mangiato! Non solo: l’azione della bromelina riguarderebbe la digestione delle proteine e non dei grassi.

3. La carne fa venire tumori, ulcere e quant’altro

Diciamolo una volta per tutte: non è assolutamente vero! Anzi: la carne è una componente importante della dieta perché è la fonte principale di proteine. Tant’è vero che i vegetariani devono compensare la loro dieta con legumi e cereali, o al massimo con latte e uova, se non si è vegani, “moda” che ultimamente sembra stia dilagando. La carne favorisce la crescita e la difesa dell’organismo. Certo: non bisogna abusare: come al solito è questo il trucco per stare bene!

4. Il potassio arriva solo dalle banane

Che siano un frutto pieno di potassio, è innegabile. Ma le riserve di potassio non sono esclusive della banana: il kiwi, ad esempio, contiene molto più potassio. Spinaci, rucola e cavolini sono un’ottima risorsa. Mangiare fonti di potassio crude è preferibile.

5. I grassi vanno eliminati

I grassi sono fondamentali per lo sviluppo del nostro corpo, oltre che essere una riserva inesauribile di energia (quando il nostro corpo non ricava più energia dalle scorte di zucchero va infatti ad intaccare la massa grassa). Non bisogna abusarne e non deve superare il 30% del fabbisogno calorico giornaliero.

6. Chi è intollerante al lattosio non può magiare formaggi

Strano ma vero ma non è esattamente così. Una stagionatura prolungata porta alla riduzione del lattosio. Un’intollerante può sopportare una quantità massima, secondo gli studi, di 125 ml di lattosio giornaliero.

7. Lo zucchero di canna non fa ingrassare

Lo zucchero di canna, secondo Coldiretti, ha le stesse proprietà caloriche e nutrizionali dello zucchero bianco raffinato.

8. Gli alimenti UE rispettano sempre le stesse regole

Siamo abituati a pensare che a tutti gli alimenti provenienti dall’Unione Europea sia riservato lo stesso trattamento. Non è così: l’Italia è all’avanguardia sulle norme del controllo dei prodotti provenienti dall’Unione. Molte delle regole italiane (anche piuttosto rigide) non sono presenti in alcuni Paesi dell’UE. In Italia, ad esempio, non si può produrre pasta con grano tenero, ma solo con grano duro, non si può utilizzare polvere di latte nei formaggi e – udite udite, perché sembra ci sia qualcuno che lo faccia! – non si può aggiungere lo zucchero al vino.

9. Il contadino non controlla i suoi prodotti

Ogni prodotto in Italia deve rispettare gli stessi standard sanitari e deve sottoporsi agli stessi controlli. Fra l’altro: l’acquisto diretto dal produttore garantisce la freschezza e la genuinità al 100% del prodotto.

10. Il Kamut: che cos’è?

Spesso si crede che il Kamut sia una varietà (anche un po’ costosa…) di cereale. In realtà è un marchio commerciale privato registrato negli Stati Uniti. La varietà di grano utilizzato è invece il Khorasan, coltivato anche in Italia. Quello del marchio Kamut è invece coltivato solo negli States.

Siamo riusciti a sfatare alcune false credenze sul cibo che offrite sempre ai vostri commensali? Da domani, aprite il frigorifero e guardatelo con occhi diversi: e mangiatevelo un pezzo di filetto ogni tanto, impiastricciatevi il muso con una fettunta!