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Willie Peyote: all’orizzonte un 2021 da protagonista partendo da Sanremo

Poco più di due mesi è quanto manca all’inizio della settantunesima edizione del Festival di Sanremo. Un’edizione unica nel suo genere, non solo perché realizzata durante una pandemia, ma anche per la presenza di alcuni interpreti particolari, tra cui Willie Peyote.

L’avventura musicale di Willie Peyote inizia nel 2011, quando il rapper torinese dà alla luce il suo primo album “Il manuale del giovane nichilista”. Da quel momento inizia la gavetta di Willie, al secolo Guglielmo, fatta di concerti in club e streaming su Spotify, che lo portano anche a collezionare sold out su palchi come l’Alcatraz. Insomma, mica male.

Willie Peyote: niente favori, solo gavetta

La storia di Willie Peyote è quasi da film motivazionale, in cui il protagonista è un ragazzo con la passione per la musica, laureato in scienza politiche, ma costretto a fare un lavoro lontano anni luce dalle proprie passioni e potenzialità. All’improvviso però, questo ragazzo decide che la musica sarà la sua vita e cambia vita, scommette su sé stesso e c’entra il sei al superenalotto.

Sia chiaro: il successo di Willie è tutta farina del suo sacco, nessuna spintarella o simili. Da sottolineare, infatti, come Willie non sopporti le etichette, di qualsiasi genere e soprattutto non si faccia nessun problema a fare degli assalti frontali a icone mainstream, come Buffon. Ad attaccare Salvini sono bravi tutti, ma chi ha il coraggio di dirne quattro al portiere campione del mondo?

Una produzione musicale ricca non solo a livello di testi, ma anche di arrangiamenti. Lo stile di Willie Peyote, infatti, è quasi unico nel suo genere. Un flow ricercato, avvolgente ed originale si mischia alla perfezione a basi di prim’ordine, condite da synth e riff di basso-chitarra da far invidia a chiunque.

L’arte di Willie Peyote e co è il frutto di anni di studio, di professionisti con la P maiuscola, che non si accontentano di basi digitali trite e ritrite, ma sperimentano, rendendo speciale ogni singolo. In questa intervista ci aveva svelato il processo di nascita di un loro pezzo.

Willie Peyote: un repertorio fatto di sperimentazione

Negli anni il rapper torinese non si è limitato solamente a brani di denuncia o in qualche modo di critica, ma ha sperimentato anche il tema immortale dell’amore, ovviamente a modo suo. Gli esperimenti più importanti li abbiamo in “Iodegradabile”, album pubblicato nel 2019, in cui Willie Peyote mostra il suo lato da innamorato.

Canzoni come “La Tua Futura Ex Moglie” o “Semaforo” dimostrano che Willie Peyote ha in canna anche colpi da “tenerone”, mantenendo il suo stile, senza snaturarsi e distinguendosi anche dai suoi colleghi più stretti.

A Sanremo arriverà con “Mai dire mai – La Locura”. Non sappiamo ancora che tipo di brano sarà, ma abbiamo la sensazione che il marchio Willie Peyote ci sarà e si sentirà.

Il rapper ha salutato il 2020 con il brano polemico “La depressione è un periodo dell’anno”, non risparmiando critiche a nessuno. Cosa ci riserverà il 2021? Tocca aspettare poco più di sessanta giorni per scoprirlo!

Paride Rossi