Wikipedia e la sua criptonite

Quante volte ci siamo affidati a Wikipedia per risolvere ricerche o completare un intero compito?! Da quando è nato internet ma soprattutto da quando è nata Wikipedia nel 2001 cercare informazioni in maniera istantantanea e da qualsiasi punto del mondo è questione di una manciata di secondi. Ma oggi saper trovare ogni tipo d’informazione non è affatto sinonimo di cultura, anzi, bisogna essere bravi ed accorti per non cadere nell’errore.

Google correggerà per quanto possibile ogni errore che abbiamo scritto, cercando di indirizzarci e farci scegliere l’opzione più giusta. In molti casi tale scelta non sarà altro che il “quasi” infallibile Wikipedia. Da 2001 questa piattaforma si è imposta sempre di più, diffondendosi e facendosi amare per esser stata costituita come enciclopedia onnicomprensiva e democratica, scritta come si suol dire “dal basso” e sostenuta sia finanziariamente sia nei contributi da chiunque, dall’adolescente sotto casa all’accademico di turno, e tutti possono dire la loro.

Rispettando poche ma fondamentali regole, tipo la neutralità e il sacrosanto impegno di inserire informazioni che siano quanto più veritiere possibile, che comunque saranno poste a verifiche. Pur essendo stato un progetto più che vincente e alla reale portata di tutti, Wikipedia non si potrà mai paragonare alle grandi enciclopedie esistenti, quasi fosse un ottimo manuale delle Giovani Marmotte, strumento utile, leggero, simpatico e flessibile, utilizzato molto più delle tradizionali enciclopedie cartacee ma non sarà mai uno strumento completamente serio ed affidabile.

Ma Wikipedia e chi la progettò, non volle misurarsi con quei colossi ben più vecchi e ben più esperti, voleva innondare il mondo del web di una strumento d’ausilio alla cultura che portasse un’enorme ventata d’ossigeno e rivoluzione, dove ognuno “metteva” in comune il proprio sapere e le proprie competenze al servizio di una comunità. Quando la collettività nel suo insieme e nella sua purezza avrebbe contribuito ad accrescere il bagaglio culturale di uno studente dall’altra parte del mondo: un progetto quanto mai vincente.

Anche se Wikipedia non sarà mai un colosso della cultura accademica, sicuramente si potrà pensare se inserire la sua formula in altri contesti. Magari un motore “wiki” per pareri legali, oppure una burocrazia “wiki” per poter creare una successiva quanto innovativa “amministrazione wiki” e raggiungere la stessa praticità. Quindi infallibilità o meno speriamo che un giorno il mondo e tutti i suoi elementi giungano alla stessa semplicità

Alfonso Lauria