Theo e Hakimi volano, ma perché il Real Madrid li ha ceduti?

Theo e Hakimi volano in campo, contribuiscono a fare le fortune di Milan e Inter e sono tra i terzini più incisivi nel panorama europeo. Ma da dove partono? I due hanno un passato comune: Madrid.

Siamo nel 2018, il Real Madrid è nel pieno del suo splendore e da anni vince una Champions League dopo l’altra. Trascinata da Cristiano Ronaldo, che da lì a poco sarebbe andato alla Juventus, il Real domina e appare insormontabile. In quella squadra i giovani di talento non mancano in nessun reparto ma, soprattutto tra gli esterni, da tempo si segnalano i nomi di Theo Hernandez e Achraf Hakimi.

A Madrid (cessione di Ronaldo a parte), tutto va bene e Zidane a fine stagione conferma in buona parte il “gruppo storico”, tra cui Marcelo, una vera istituzione al Bernabeu. E i ragazzi? Hanno bisogno di crescere, dunque vengono mandati in prestito.

Theo Hernandez finisce alla Real Sociedad; Hakimi invece vola in Germania, al Borussia Dortmund. In quel momento il Real Madrid, senza rendersene conto, stava definitivamente perdendo due talenti autentici. Milano ringrazia.

Parlare di numeri potrebbe essere riduttivo per entrambi. L’esterno dell’Inter, dopo un momento di normale ambientamento, è partito e non si ferma più. Gol, assist e corsa a disposizione di Antonio Conte. Theo Hernandez invece, è da sempre apparso un robot creato per correre avanti e indietro la fascia di competenza. Come per Hakimi, non mancano gol (4 in campionato), assist e continuità di rendimento. Stabilire chi sia il migliore tra i due è un compito molto difficile. La cosa certa è che a Madrid qualcuno ha sbagliato delle scelte. Due cessioni incredibili da parte di una società così gloriosa e vincente, ma per quale motivo?

Il grande colpo di Maldini

Dopo l’esperienza Real Sociedad, Theo Hernandez rientra alla base, ma non per restarci. Zidane, punta ancora una volta su Marcelo e la società investe in Mendy (altro giovane talento francese). Per Theo, ritenuto troppo acerbo dal Real Madrid, gli spazi sono chiusi e occorre trovare una soluzione.

Tra le prime a cercare il calciatore c’è il Milan, che con calma pone le basi per chiudere la trattativa. Il suo uomo mercato è Paolo Maldini, alla ricerca di giovani di talento per rilanciare un ambiente in difficoltà. In piena estate, a Ibiza, va in scena un incontro che doveva essere segreto, ma che in realtà finirà per diventare virale: Maldini e Theo Hernandez a colloquio. Dopo qualche giorno, il francese arriva a Milano da giovane promessa. Oggi, a distanza di due anni e mezzo, possiamo ritenere Theo uno dei migliori esterni in Europa.

Il Milan, con 20 milioni di spesa per il cartellino, ha realizzato un’operazione capolavoro. Il calciatore arrivato in Italia ha da subito impressionato tutti per la propria qualità e forza fisica. Operazione simile, a distanza di un anno, è quella dei cugini dell’Inter con Hakimi.

Theo Hernandez-Getty Images

Sacrificio o scelta tecnica?

Achraf Hakimi al Borussia Dortmund è un calciatore incredibile. Due anni ad altissimi livelli tra Bundesliga e Champions League, ma il suo è solo un prestito biennale. Così come Theo, anche per Hakimi è necessario rientrare alla base. La situazione economica del Real Madrid non è semplice, dunque i blancos hanno bisogno di cedere. Tra i nomi sacrificabili in modo da poter fare cassa, c’è proprio quello del marocchino. L’Inter, coglie al volo l’assist arrivato da Madrid e con 40 milioni sul piatto strappa l’accordo. In questo caso parliamo quindi di una necessità più che di un errore tecnico.

Achraf Hakimi- Getty Images

Due scelte diverse dunque, ma che il Real continua sicuramente a rimpiangere. Nel frattempo, Theo e Hakimi volano, così come le loro squadre.