Terrapattern: il motore di ricerca per immagini satellitari

Si chiama Terrapattern ed è un motore di ricerca visivo per immagini satellitari che permette di cliccare un punto selezionato all’interno delle piante delle città a disposizione per vedersi restituite tutte le altre zone che risultano simili a quelle scelte. Per esempio se provassimo ad inquadrare nel sistema una piscina, o uno stadio, un campo da calcio o da golf questo ci mostrerà tutte le piscine, gli stadi o i campi presenti nell’area.

Ma non è tutto, grazie alla presenza e allo sfruttamento di una rete neurale, sarà possibile trovare cose che solitamente non vengono indicate nelle mappe, questo perché il sistema è in grado di analizzare le immagini satellitari grezze, quindi risulterebbe in grado di poter, per esempio, tracciare quasi in tempo reale l’evoluzione di un grande cantiere, guardare quanti pannelli solari sono stati installati in una determinata area, osservare il comportamento dei deserti e molto altro ancora. Il tutto funziona realizzando quasi una sorta di fusione tra Google Immagini e Google Maps, l’unica differenza sta nel fatto che in questo caso il database di riferimento non è l’Internet bensì la geografia.

Il progetto è open-source, cioè aperto ai contributi dall’esterno, e vi partecipano studenti, artisti ed esperti di tecnologia guidati da Golan Levin, artista e professore della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, in Pennsylvania. Per il momento il sistema è ancora in fase sperimentale e, nonostante abbia già suscitato l’entusiasmo di studiosi, ricercatori e curiosi che si stanno già cimentando setacciando alcune aree anche se dovranno limitarsi solo ad alcune di esse tra cui troviamo Berlino, New York, San Francisco, Detroit, Pittsburgh e Miami. Il problema delle poche aree a disposizione è legato al fatto che ogni città o area richiede circa 10 giga di RAM attiva, il che comporta che se si vuole monitorare il mondo intero ne servirebbero 2000 volte tanto ovvero circa 20 terabyte.

 

Erminia Lorito