Tanti auguri a Christopher McDonald, attore dai ruoli perfidi!

Sono passati 30 anni dall’uscita nelle sale di “Thelma & Louise”, il capolavoro road-movie di Ridley Scott. Sono passati, però, anche 66 anni dalla nascita di Christopher McDonald, interprete dai ruoli spesso ostili, perfidi, arroganti, scorbutici, ma comunque versatili, adattabili a qualunque tipo di pellicola.

Una particolarità risiede nel fatto di essere stato doppiato non da uno solo, bensì da più di 30 doppiatori italiani, anche quando egli stesso ha doppiato: ciononostante, forse per l’iconico volto di chi ne sa di più di quanto c’aspetteremmo, pare che a doppiarlo sia sempre la stessa persona.

McDonald
MN2S

Ebbene, il nostro attore anche doppiatore ha avuto un ruolo significativo nel cult citato in prima battuta (nonché manifesto femminista senza programmaticità), ma anche in due commedie della popolarissima saga demenziale adolescenziale “American Pie”.

Insomma, non s’è fatto mancare niente!

Indimenticabili i suoi personaggi, anche se spesso non sono i protagonisti: il segreto sta nell’imprimergli caratteristiche tali da farli restare impressi nella nostra mente, abilità che solo un bravo caratterista possiede. E quindi abilità di Christopher McDonald.

Ha toccato più o meno ogni genere della settima arte quest’artista, dimostrando di sapersi districare bene in svariate realtà, e di recente l’abbiamo visto recitare anche in “We Can Be Heroes” di Rodriguez nel 2020. Ma quando ha esordito al cinema?

Ricordando innanzitutto che ha partecipato anche a serie tv, McDonald approda al cinema con “Incubo infernale” di Bowers nel 1980, e due anni dopo viene richiamato sui set per il sequel di “Grease”.

McDonald
Cinematographe.it

Come esperienza di doppiaggio non possiamo non ricordare il suo contributo per “Il gigante di ferro”, una produzione animata della Warner Bros. Può vantare anche una partecipazione nel videoclip della canzone “The Barry Williams Show” di Peter Gabriel.

“Credo che un attore dovrebbe puntare sulla qualità e non su dei ruoli televisivi per pagarsi l’affitto.”

Dopo questa sua massima gli auguriamo il meglio non solo oggi, ma per una carriera che avrà ancora da riservarci sorprese, sperando che possa mettere in pratica sempre di più egli stesso le sue parole. Lui, infatti, non è alieno dal commerciale, anche se ha sempre mostrato di valere. Una domanda sorge spontanea: quanto è sottile il confine tra arte e commerciale nel cinema?

Tanto, e nel suo caso, forse, non conta neanche più di tanto. Lui è un attore, un talentuoso professionista, sempre al servizio della scena, e quindi del pubblico, ma portando a casa, comunque, sempre un ottimo risultato in termini di successo. Perché se siamo qui a fargli gli auguri di buon compleanno un motivo ci sarà, no?

 

Christian Liguori