“Strafumati”: un film dan sballo!

Strafumati (2008) di David Gordon GreenPineapple Express (titolo originale) non è un film facile da digerire, ma ha anche i suoi pregi. Prima di tutto è un’ottima commedia, diversamente da quello che si potrebbe pensare. La storia ha lo stesso spessore di una cartina da sigaretta (tanto per rimanere in tema), ma l’idea di aggiornare i canoni tipici della black commedy d’annata (titoli come Men at Work, per intenderci) con l’umorismo e il citazionismo del recente cinema di genere britannico funziona.
Lo script, incentrato quasi esclusivamente sugli improbabili discorsi dei due protagonisti, perennemente “strafatti” come dice il titolo, non è niente di originale o innovativo ma riesce comunque a mantenere un suo ritmo.
Purtroppo il modo in cui viene trattato l’argomento droga rappresenta un possibile tallone d’Achille.
Una leggerezza necessaria ma facilmente fraintendibile, che gli è valso in patria diverse critiche e un bel “vietato ai minori”, e che sicuramente anche da noi non passerà inosservata.
Ma se si riesce a sorvolare su questo (in fin dei conti si è fatto di molto peggio) il film è più che godibile, soprattutto se paragonato alle pseudo commedie che in America si continuano a sfornare con ritmi da catena di montaggio.
La coppia Seth Rogen/James Franco funziona, e con l’aggiunta di Danny R. McBride (nei panni dell’indistruttibile Red, amico di Saul) può benissimo diventare un “Cult Trio” come di fatto negli anni sempre più si sta affermando.

redazione