“Una storia semplice” trionfa all’Overtime Festival

Un documentario di 50 minuti, in cui si intrecciano testimonianze di amici, parenti, avversari e tanto materiale inedito, per raccontare la storia di Annarita Sidoti, storica marciatrice azzurra in grado di vincere un Titolo Mondiale e numerose medaglie ai campionati Mondiali ed Europei.

Lo scricciolo d’oro, come amava definirla Candido Cannavò -storico direttore de La Gazzetta dello Sport-, è stata una donna a tutto tondo: atleta, moglie, attrice, mamma, politica, studentessa. Determinata in gara, ha saputo cogliere ogni sfumatura dell’esistenza con allegria, leggerezza e spensieratezza.

Si è spenta il 21 maggio 2015, dopo aver lottato contro un tumore, ma il suo ricordo è ancora vivo nella memoria di migliaia di persone, come testimonia il successo ottenuto dal documentario “Una storia semplice” diretto da Goffredo D’Onofrio e Giuseppe Garau e prodotto da .puntozero e Raining Film. Presentato all’Overtime Festival –il festival del racconto e dell’etica sportiva-di Macerata, ha riscosso grande successo sia sui social (il trailer ha fatto registrare oltre  80.000 visualizzazioni, mentre la pagina Facebook ha raggiunto migliaia di persone) che tra la critica, avendo ottenuto il primo premio come miglior documentrio .

L’entusiasmo per questo riconoscimento e palpabile nelle parole dei due registi: «Siamo molto contenti di questo riconoscimento e vogliamo ringraziare la giuria», hanno dichiarato Goffredo d’Onofrio e Giuseppe Garau. «Il nostro desiderio è portare al cinema questo lavoro e far continuare la marcia di Anna Rita in tutta Italia».

Franco Bragagna, giornalista di Rai Sport presente all’Overtime Festival, ha dichiarato a proposito del documentario: «Il vostro è un lavoro bellissimo. Un montaggio sapiente, interviste incalzanti. Una storia di cui andare orgogliosi».

I due registi d’altronde hanno maturato parecchia esperienza in ambito sportivo. D’Onofrio, cofondatore di .puntozero, ha lavorato alla Gazzetta dello Sport e in Rai, prima di passare a Sky dove, tra le altre cose, ha lavorato nella sezione sport del mensile Sky Life. Nel 2014 è stato Content Specialist per F.C. Internazionale, oltre ad essere stato co-autore del reportage “La strada di casa” in concorso al festival “Lavori in Corto di Torino” nel 2014.

Garau dopo aver diretto svariate pubblicità per il web e per la tv, nel 2014 vince la Guirlande d’Honneur, miglior riconoscimento internazionale al cinema sportivo, con il suo primo documentario “Brevi storie sulla Torres”. Nel 2015 dirige il suo primo cortometraggio, “Glasses” e al momento è a lavoro sul suo secondo cortometraggio: “Sette Pizze“.

Gabriele Fardella