Startup Weekend Catania, molto più che semplici startup

Se da intervistatori diventassimo intervistati, alla domanda trova un aggettivo per descrivere i giorni appena trascorsi, probabilmente non sapremmo rispondere. Durante lo scorso weekend Social Up ha avuto il piacere di vivere 54 ore da media partner all’evento Startup Weekend Catania. Dal 14 al 16 Ottobre un gruppo di ragazzi con un’energia travolgente ha trasformato Catania nella capitale dell’innovazione; giochi, risate, attimi di tensione, formazione e tanto lavoro hanno fatto da cornice ad un’evento che penso rimarrà nella memoria di tutti noi, il tutto con un unico scopo “fare impresa di qualità divertendosi”.

Diciotto idee hanno preso forma durante questo weekend creativo; i giovani partecipanti, divisi per competenze, hanno espresso al meglio le proprie capacità: dal design all’aspetto informatico, dalla formulazione di un business plan alla pianificazione attenta della strategia di marketing. Il format internazionale delle 54 ore creative è stato un successo, l’organizzatore di Startup Weekend, Yout Hub Catania, assieme a tutte le associazioni e i mentor hanno creato il giusto mix tra lavoro e divertimento, alternando momenti di formazione ad altri dove di certo non sono mancacate le risate.

Nell’ultima giornata sono stati dedicati 20 minuti per ascoltare l’esperienze di imprenditori, professori ed esponenti delle associazioni di categoria. Il panel dal tema “Open Innovation” aveva lo scopo di dimostrare la necessità di creare una relazione tra il tessuto imprenditoriale già esistente ed il mondo delle startup.  Moderatrice d’eccezione Adriana Santanocito, cofondatrice di Orange Finger. Durante la tavola rotonda hanno preso la parola Rosario Faraci Direttore del Dipartimento di Economia Aziendale di Catania, Ornella Laneri di Sheraton Catania che ha parlato di “Orto in hotel” una startup creata in collaborazione con Vulcanìc, Andrea Passanisi rappresentante di Coldiretti Catania giovani e Gianluca Costanzo Vicepresidente di Confindustria Giovani Catania.

Ma adesso parliamo dei progetti che si sono aggiudicati mentorship e spazi messi in palio da TIM WCAP, sponsor di Startup Weekend: tra 18 valide idee, i giudici hanno scelto come terzo classificato il progetto della piccola Sharon, più giovane partecipante dell’evento (12 anni), il suo amore per l’ambiente l’ha portata a pensare di creare Ecologiapp, un videogioco con cui i bambini possono imparare a rispettare il mondo che li circonda. Per i secondi classificati sembra proprio che la scelta tra i giudici sia stata combattuta, eppure l’ha spuntata SpeedSpine, un esoscheletro creato con materiali altamente tecnologici in grado di proteggere i motociclisti da gravi incidenti stradali. Il progetto vincitore ha conquistato tutti: la moda deve rispondere alle esigente di donne dinamiche, che amano viaggiare e vogliono distinguersi, ed è per questo che il team di HashBag – Gloria Carpino, Annalisa Coco, Giuseppe Corsaro, Giulia Ferrara, Valeria Sciacca, Serena Privitera, Fabrizio Carpinteri e Alessandro Maggio –  ha pensato di creare una piattaforma online che permette di creare- personalizzare la tua borsa, dalla forma alle decorazioni. Quest’ultimo team si è aggiudicato una menzione speciale offerta da TIM WCAP, stessa cosa per Quality Food, gruppo composto da Salvatore Gregorio, Gianluca Pititto e Marco Serra che proponevano un’app per informare chi cucina dalla casalinga allo chef sulla corretta conservazione degli alimenti, in questo caso offerta da Vulcanìc.

Tornando alla frase con cui abbiamo iniziato questo racconto, forse è proprio l’entusiasmo il termine che più di tutti ha caratterizzato questo processo di accelerazione, l’ingrediente che ha condito questi tre giorni. L’aria che si respirava era davvero elettrizzante, tutti sono stati pienamente coinvolti nello spirito dell’evento: i mentor, professionali e sempre presenti, hanno accompagnato tutti i team nel percorso di sviluppo della startup dispensando consigli, illustrando le giuste dinamiche di lavoro, aiutando i ragazzi a porsi le giuste domande per arrivare ad una soluzione ottimale. Lo staff, attento e ben organizzato, come un direttore d’orchestra ha fatto in modo che tutte le componenti funzionassero alla perfezione; nonostante gli inconvenienti non siano mancati, la passione che hanno messo nell’allestire questa “casa creativa” ha compensato qualsiasi mancanza. Gli sponsor e i partner hanno raccontato le proprie storie, scambiato opinioni con i ragazzi; sono stati, insomma, un grande modello a cui ispirarsi. Come ha detto Marco il cofondatore di iospedisco.it, sponsor di Startup Weekend Catania, durante la nostra intervista, è possibile fare impresa a Catania la cosa più importante è crederci ed essere testardi.

Potrà sembrare un pensiero banale, ma in realtà vivere queste 54 ore alla Vecchia Dogana di Catania, ci hanno portato a riflettere. In una terra che non sempre valorizza i propri talenti (non vuole essere semplice populismo, provate a fare un giro per le strade di Catania e chiedete ai ragazzi quanti di loro hanno avuto una reale opportunità di crescita professionale), esistono intere generazioni di giovani e non, i quali non si arrendono all’idea che non ci sia spazio per loro, che vogliono davvero migliorare il proprio territorio ed avviare un processo di crescita, anche personale, che li porti a creare qualcosa di cui essere orgogliosi.

Startup Weekend Catania è stato molto più di un semplice evento per la creazione di startup, bensì un contenitore in cui ognuno a suo modo ha potuto esprime la propria professionalità; un acceleratore di talenti.

Claudia Ruiz