Che fine hanno fatto le giovani promesse targate Disney

Di Sebastiano Mura per Social Up!

Disney da e Disney toglie. Non sempre nascere e crescere (artisticamente) sotto la buona stella del colosso d’animazione americano ha garantito la riuscita di una carriera duratura e di successo nel mondo dello spettacolo. Disney e le sue numerosissime produzioni, hanno significato un trampolino di lancio di sicuro impatto per la vita artistica di questi ragazzi ma moltissime delle giovanissime star che hanno mosso i loro primi passi lavorativi in prodotti Disney, hanno poi optato per stili di vita più semplici, ritirati, lontano dall’occhio dei riflettori e dall’insistenza dei paparazzi. Spesso, a questa decisione, ci sono arrivati perché la vita, quella vera e non quella zuccherosa e caramellosa che recitavano nelle loro serie TV, ha messo loro davanti una serie di problematiche e dinamiche difficili da affrontare, superare e lasciarsi alle spalle. Chiedetelo a chi, ben prima delle giovanissime star che stiamo per incontrare, ha avuto modo di sperimentare l’effetto che può avere un’esposizione mediatica continua e inarrestabile: il successo, le luci della ribalta, i paparazzi, i fans sfegatati e poi, la solitudine, l’oblio più totale.

Britney Spears, Christina Aguilera, Justin Timberlake, Ryan Gosling hanno, oggi, delle carriere di assoluto rispetto; sono in alcuni casi considerati delle vere e proprie icone e “leggende” della musica e dello showbiz, lavorano, ininterrottamente da anni, ma la loro storia, quella artistica e quella privata, non è stata cosi limpida e lineare come forse oggi potrebbe sembrare. Alcool e droga, matrimoni nati e subito finiti, amori patinati sbocciati ed appassiti sulle pagine di tabloid e magazines, storie costruite a tavolino, rivalità mai realmente esistite, il tutto per calmare quella fame di storie e di pettegolezzo che caratterizzava chi, delle loro vite da favola, faceva il fulcro della propria, di vita.

La storia insegna che certe realtà sono destinate a ripresentarsi, forse non in maniera esattamente identica, ma molto simile, come a volerci ricordare che, nonostante il tempo passi, le mode cambino, la nostra società possa variare nelle sue forme, combinazioni e sviluppi, certe lezioni è meglio non dimenticarle mai.

Miley Cyrus è forse uno dei primissimi esempi che possono venire in mente se si tratta di cambi repentini non solo della propria immagine, ma anche del proprio modo di essere ed intendere la vita e l’arte. Un tempo tenera adolescente di campagna tutta casa e country, oggi ragazza scatenata che fa dello sberleffo, della provocazione e della nudità, le armi “vincenti” per una carriera che, nonostante lo scossone dato al suo numerosissimo fanbase, ha saputo reggere il colpo. Sperimenta, osa, gioca, fa parlare di se forse più per questi aspetti che per ciò per il quale forse dovrebbe, la sua musica, ma non è l’unica. In una società nella quale la forma spesso vale più della sostanza, queste giovani promesse dello spettacolo hanno imparato sin da subito che per farsi notare e ricordare non per forza bisogna puntare solo su ciò che si sa fare.

Demi Lovato è un’altra delle ex giovanissime star Disney che ha cercato, negli anni, di tenere testa ad una vita sotto la luce dei riflettori, non sempre così limpida e piacevole come potrebbe sembrare. Messi da parte i problemi di bulimia, disturbi alimentari e i tentativi di suicidio (dei quali è stata lei stessa a parlare in diverse occasioni), si è, nel corso degli ultimi anni dedicata a cercare nuovi stimoli per la sua carriera, prima come giudice ad XFactor e poi, sperimentando in quel campo che sente più diretto e personale: la musica. Cantante e musicista di talento, la Lovato cerca negli ultimi anni la sua nuova dimensione musicale e personale, presentandosi anche come un modello di “fisicità” alternativa. Una ragazza dalle forme forse non perfette, ma perfettamente capace di accettarsi, piacersi e imporsi come modello per le tante ragazze e ragazzi che, come lei, hanno sofferto di disturbi dell’alimentazione.

E come non parlare dei suoi giovanissimi amichetti, i Jonas Brothers, assoluto fenomeno musicale della seconda metà dei primi anni duemila, che dal 2005 hanno infranto cuori e speranze a milioni di ragazze in giro per il mondo. Il gruppo formato dai tre fratelli rubacuori venuti dal New Jersey, si è preso una pausa già dal 2013 (tre anni sono un’eternità nel mondo della musica di oggi) e se il più grande di loro, Kevin, ha deciso di dedicarsi appieno alla vita matrimoniale e allontanarsi dal mondo dello spettacolo, i suoi fratelli minori non hanno fatto altrettanto. Nick, il più giovane, si divide tra la carriera musicale di tutto rispetto, e quella di attore emergente in alcune serie TV americane. Mentre Joe, dopo qualche tentativo non proprio riuscito di imporsi come solista ha, dallo scorso anno, optato per la formazione di una nuova band di funk/dance pop, i DNCE.

Tra la vastissima schiera di bambini prodigio dell’universo Disney, vi era anche chi era così fortunato da avere una serie con il proprio nome, o del quale era comunque assoluto protagonista.

Raven Symoné, cantante e attrice protagonista della serie That’s so Raven, ha negli ultimi anni messo da parte la carriera di attrice, dedicandosi principalmente al doppiaggio di film d’animazione e alla conduzione televisiva. I due gemelli combinaguai, Dylan e Cole Sprouse, protagonisti di The Suite Life of Zack & Cody, hanno preferito allontanarsi dallo spettacolo per riscoprire se stessi e portare avanti la propria formazione universitaria. Appassionati di psicologia, Cole si è dedicato allo studio della Archeologia, mentre Dylan ha preferito formarsi nel campo del design applicato ai video giochi. C’è poi l’attore di origini israeliane, Raviv Ullman, protagonista della serie Phil of the Future, oggi si divide tra teatro e musica (prima con la band His Orchestra e poi con il gruppo indipendente Reputante), facendo ritorno solo sporadicamente al mondo della TV.

Questi sono solo alcuni esempi di come le carriere, e le vite, di questi ragazzi che hanno iniziato giovanissimi, a muovere i primi passi nel settore dello spettacolo, hanno saputo evolversi, talvolta abbracciando nuovi campi del settore, altre ritrovando il piacere di guardarlo da spettatori e non viverlo più in prima persona. Abbiamo parlato solo di alcuni di loro, ma torneremo a trattare degli altri nelle prossime settimane. Alla scoperta delle carriere di chi è stato così fortunato da trovare una porta d’ingresso nel campo dello spettacolo con su scritto Disney, ma che, come abbiamo già avuto modo di vedere, non sempre è stato in grado di approfittare e saper gestire le conseguenze di una fortuna che da, ma sembra in grado di chiedere tanto in cambio.