Le grandi passioni spesso portano le persone a spendere una enorme quantità di denaro per soddisfarle ed alimentarle, anche se ad oggi sono in pochi a raggiungere al livello di un ingegnere elettronico di Cambridge, James Newman, che ha speso oltre 45.000 euro per costruirsi un supercomputer che occupa un’intera stanza e può fare poco più che giocare a tetris.
Già, perché la cosa particolare è che nonostante il costo e lo spazio occupato, il computer costruito da Newman è milioni di volte più lento di un normale computer: sostanzialmente, il “supercomputer” è in realtà una sorta di microprocessore gigante.
“I computer normali sono oscuri, se li guardi è impossibile capire come funzionano e cosa stiano facendo. Quel che vorrei fare io è entrare e vedere cosa succede”, afferma Newman sul suo sito. Chiaramente non è possibile rimpicciolirsi fino ad entrare in un microprocessore, ma si può fare il contrario, e ingigantire un processore fino a renderlo grande quanto una stanza, e averlo attorno a sé. E così ha fatto Newman: ogni pannello è stato anche dotato di led, in modo da poter vedere il flusso di dati muoversi.
Newman racconta di avere lavorato una media di tre ore a notte sul suo progetto, e di aver dovuto liberare il suo salotto da scaffali e mobili. L’ingegnere spiega che in realtà la sua idea iniziale era molto meno ambiziosa, ma il progetto gli è cresciuto tra le mani un po’ alla volta. Adesso che è completo, Newman ha intenzione di aprirlo a visite. Gli piacerebbe anche un giorno regalarlo ad un museo o una scuola, dato che può essere un importante strumento educativo.
Sicuramente Newman però si rende conto che il progetto lo ha assorbito in modo notevole, e forse è il fatto di non avere una moglie ad avergli consentito di raggiungere il risultato: “Se avessi una moglie, penso mi avrebbe lasciato”, scherza l’uomo.