Se ci trovassimo a dover descrivere lo spirito di ogni artista con un colore, quello di Klimt sarebbe d’oro. Una tonalità viva ed elegante che si avvicina alla luminosità delle stelle, alle sfumature dell’alba, ai granelli di terra: un universo parallelo in cui è tutto oro quello che luccica. Cercate una foto di Klimt e incrociate il suo sguardo: racconta una storia d’amore con l’arte. Ci sono i volti delle donne che ha ritratto, vaste distese dorate, le lacrime, l’ultima pennellata su una tela e i suoi quadri ancora incompleti. “L’Albero della Vita”, “Giuditta”, “Il Bacio” sono opere che hanno tracciato un segno e, oggi, Firenze ci regala la possibilità di viverle appieno attraverso un viaggio multimediale.
La chiesa sconsacrata di Santo Stefano al Ponte a Firenze apre le porte, dal 26 novembre al 2 aprile, ad una delle esperienze più belle e coinvolgenti d’immersione nell’arte, resa possibile grazie alle nuove tecnologie. Oltre 700 immagini in altissima risoluzione, riprodotte dal sistema Matrix X Dimension, saranno lo specchio dell’anima di Klimt e ci racconteranno, attraverso 11 megaschermi, la loro storia. Da intrecci dorati di rami a sguardi languidi di donne forti fino ai dettagli particolareggiati della natura, la rassegna offre anche supporti didattici fisici, come i tavoli interattivi touch screen e la Klimt VR Experience, una tecnologia che si avvale degli Oculus Samsung Gear VR per intensificare le nostre sensazioni durante questo viaggio particolare.
Ideata dal Gruppo Crossmedia e curata da Sergio Risaliti, La Klimt Experience ha tutta l’aria di quelle esperienze che avvolgono gli occhi e rimangono nel cuore, una volta tornati a casa. Promette stupore, meraviglia, ebbrezza.
“Chi vuole sapere di più su di me ,cioè sull’artista, l’unico che vale la pena di conoscere, osservi attentamente i miei dipinti per rintracciarvi chi sono e cosa voglio”
Se lo dice anche Klimt, come non cogliere questa occasione?