La Sardegna, terra di selvaggia bellezza, dove paesaggi mozzafiato fanno da cornice a luoghi antichi e sconosciuti, retaggio di un passato arcaico e mitologico. Uno di questi siti è la famosa tomba dei giganti di S’Ena e Thomes. Si tratta di un complesso risalente all’età del Bronzo, costituito da una struttura dolmenica con stele centrale e una semi-cupola composta da lastre di pietra infisse nel terreno e ordinate in senso decrescente dalla stele.
La tomba dei Giganti di S’Ena e Thomes
Il sito è soltanto uno delle tante “tombe dei giganti” che si trovano in Sardegna. Come il nome suggerisce, si tratta di gigantesche strutture adibite a camere mortuarie risalenti al periodo dei Nuraghi e che rappresentano alcuni dei luoghi più misteriosi d’Italia per via della loro maestosità e antichità.
Questi siti si trovano in tutto il territorio sardo e secondo alcuni censimenti il loro numero di aggirerebbe intorno alle 800 unità. Un numero impressionante che potrebbe aumentare man mano che verranno effettuate nuove scoperte.
Il complesso monumentale di Su Mont’e S’Abe
Ancora oggi gli studiosi si dibattono sui motivi che spinsero gli antichi abitanti della Sardegna ad edificare edifici di tale imponenza con scopi funerari. Secondo studi effettuati, le tombe venivano utilizzate come ossari per i membri della comunità, i quali, senza alcuna distinzione di classe o ricchezza, venivano sepolti in questi luoghi. Si ritiene che venisse eseguita la pratica della scarnificazione prima della sepoltura come dimostrerebbero alcune tracce nelle ossa rinvenute nei siti.
Ricostruzione 3d di un complesso funerario
Tutti questi elementi contribuiscono ad infondere quell’alone di mistero e fascino che la Sardegna riesce a trasmettere ai turisti e visitatori che non si accontentano di ammirare solo le sue bellezze naturali ma anche di conoscere i monumenti del suo antico passato.