Qualcuno magari non ci ha nemmeno fatto caso, ma i cantanti in gara a Sanremo, durante la serata dedicata alle cover, indossavano delle spillette dal grande significato. Rappresentano infatti un segno di solidarietà verso tutti i lavoratori dello spettacolo che da ormai un anno vivono le conseguenze della pandemia da Covid senza nessuna certezza per il domani.
I simboli raffigurati sulla spilla sono dei tasti “play” e “pausa” e riportano proprio alla frase simbolica dell’iniziativa: “I diritti sono uno spettacolo. Non mettiamoli in pausa”. Gli obiettivi di questa campagna sono pensati verso le misure emergenziali, i lavoratori, i ristori, la rappresentanza del settore, la pianificazione del cambiamento e i protocolli per la riapertura.
Sul sito ufficiale dell’iniziativa si può leggere il messaggio di sofferenza del settore più colpito dalla pandemia: “In questi lunghi mesi caratterizzati dallo stop forzato delle attività culturali abbiamo preso atto che teatri, cinema, live club e spazi culturali, nonostante si siano dimostrati luoghi sicuri, sono costantemente considerati attività produttive sacrificabili. Avvertiamo sempre più forte quanto questo settore abbia bisogno di essere compreso e considerato dalle istituzioni per poter ottenere un riconoscimento economico e sociale. E’ passato un anno. Non c’è più tempo.”
I Big sul palco di Sanremo con la spilla
Uno dei primi artisti di Sanremo a spiegare sui social il significato di questo simbolo è stato Fedez, che ha specificato l’intento di sensibilizzare la politica perché aiuti un settore in forte difficoltà. Non sono stati da meno Lo Stato Sociale che, in occasione della puntata delle cover e dei duetti, sono saliti sul palco dell’Ariston cantando “Non è per sempre” con i lavoratori dello spettacolo rappresentati da Emanuela Fanelli e Francesco Pannofino. Loro hanno concluso la performance con un discorso in cui sono stati citati i tanti luoghi chiusi definitivamente e quelli che non sanno ancora quando e se riapriranno.
Così anche altri Big in gara hanno sfoggiato i colori della spilla rosa e nera sui propri outfit, e non per un vezzo stilistico ma per sostenere l’idea di quelle persone che fino ad un anno fa lavoravano a stretto contatto con loro per rendere possibili tour, concerti e tanto altro.
