Sanremo 2021: con “Un milione di cose da dirti” Ermal Meta canta l’amore

Ermal Meta è in gara al 71° Festival di Sanremo con il brano “Un milione di cose da dirti” (testo di Ermal Meta, musica di Ermal Meta e Roberto Cardelli), contenuto nel nuovo album di inediti “Tribù urbana”, in uscita il 12 marzo.

Ermal torna sul palco di Sanremo dopo aver trionfato nel 2018 con il brano “Non mi avete fatto niente”, cantato insieme a Fabrizio Moro e presentato anche all’Eurovision Song Contest a Lisbona.

L’anno precedente, Ermal era già salito sul podio del Festival di Sanremo con il brano “Vietato Morire, vincendo anche il Premio della Critica Mia Martini e il Premio per la miglior cover (per la sua interpretazione di “Amara Terra Mia”).

“Un milione di cose da dirti” è una canzone d’amore, una «semplicissima canzone d’amore», dal sound essenziale, pochi accordi per raccontare qualcosa di personale ma capace di risuonare anche a livello universale. “E’ una canzone che ho scritto tre anni fa e la mia vita era piena di piccole e grandi scosse di assestamento. Avevo un blocco motivo e interiore. L’unica cosa che potevo fare era scrivere una canzone per liberarmene. Mi sono messo in gioco parlando con chi non c’era. Forse per questo motivo sono riuscita a paralre in maniera aperta. La canzone l’ho scritta in dieci minuti, l’ho proprio vomitato quel testo. E’ una canzone verticale ossia una semiretta che parte e non sai dove va a finire. E’ una canzone d’amore che per me ha la consapevolezza di avere avuto una storia d’amore” ha spiegato Ermale Meta sul brano che porterà alla kermesse musicale.

“Vado a Sanremo con un obiettivo squisitamente musicale. Voglio solo fare bene e cantare al meglio la canzone e la cover scelta” ha dichiarato Ermal Meta in conferenza stampa, aggiungendo: “Ho scelto di portare una canzone come questa perchè non ho mai portato canzoni d’amore o ballad al Festival e secondo me era il momento”.

Nella serata della “Canzone d’autore” Ermal Meta canterà “Caruso” di Lucio Dalla. “Porto una canzone che tutti mi hanno sconsigliato di cantare. La mia fidanzata qualche giorno fa mi ha fatto notare che la interpreterò proprio il 4 marzo. Emoziona questa cosa” ha raccontato Meta in conferenza stampa.

Sarà il secondo singolo estratto del nuovo album dopo “No satisfaction” di cui il video sposa la stessa filosofia del brano; l’essere o l’apparire da sempre divide l’umanità ed impegna filosofi e talk show più o meno accreditati, come spesso ci si sente, non sempre a proprio agio, con occhi che vedono ma non guardano. La regia di Andrea Folino mette a nudo sia il protagonista che le persone che lui incrocia nel suo cammino che si riempie di dubbi ad ogni passo.

“Tribù Urbana” (pubblicato su etichetta Mescal e distribuito da Sony Music) evidenzia l’altissimo livello di scrittura dell’artista, sia che si concentri sui sentimenti, sia che rivolga uno sguardo ampio a quanto ci circonda guardando negli occhi uno ad uno i componenti della Tribù Urbana, attraverso suoni e parole che diventano i colori distintivi di questo nuovo progetto di ERMAL META.

Il disco è composto da undici brani di cui il cantautore ha già svelato la tracklist su tutti i suoi canali social, così commentando: “Undici canzoni, undici fotografie diverse. Non vedo l’ora che queste tracce suonino nelle vostre case, nelle vostre orecchie e con un po’ di fortuna, nel vostro cuore. Se dovesse riuscirci anche con una sola persona, vorrà dire che ne sarà valsa la pena”. In conferenza stampa Ermal Meta ha ammesso che non ci sono collaborazioni, ma solo apparentemente, che “Stelle cadenti” è una delle sue canzoni preferite del disco ed era tra le papabili a Sanremo.

C’è entusiasmo e voglia di condividere da parte di Ermal Meta che ha già fatto capire con il singolo “No satisfaction” che in questi anni di silenzio ha sperimentato un nuovo sound, senza perdere quella capacità di scrittura schietta e senza fronzoli, cifra stilistica del suo modo di comunicare.

Sandy Sciuto