Questo è quello che sostiene il neurologo francese Henry Rubinstein, la risata è un toccasana per il nostro organismo. Un adulto sorride o ride per una media di 6 minuti al giorno mentre da quel che afferma il Dr. Rubinstein una persona dovrebbe farlo almeno 30 minuti.
Numerosi studi sono stati effettuati da ricercatori dell’Università del Maryland a Baltimore che si sono dedicati alla virtù del ridere, ciò che è trapelato è che i vantaggi sono molteplici, questa azione può riduce la sensazione di dolore, può potenziare il sistema immunitario, migliorare le funzioni cerebrali anche la concentrazione, prevenire le malattie cardiovascolari, eliminare lo stress, senza dimenticare poi le relazioni con gli altri che, con la funzione del ridere l’integrazione è facilitata.
Per Freud, l’umorismo è un atto importante anche per la relazione di coppia, perché serve a scaricare impulsi sessuali e aggressivi.
Dai sondaggi eseguiti è risultato che la donna tende a ridere e a sorridere molto di più dell’uomo.
Molti medici utilizzano l’umore soprattutto in occasione di terapie di gruppo e il risultato sembra effettivamente mostrare che il ridere può essere un alleato prezioso della terapia. Tra l’altro la risata è contagiosa per merito dei neuroni specchio, quando vediamo qualcuno che ride il nostro cervello si pone in sintonia con l’altro e proviamo la stessa sensazione.
Certamente non è facile iniziare a ridere così di punto in bianco, quando per tutta la vita si è stati “musoni”, ma non è neanche detto che ci si può arrivare progressivamente.
Le persone che ridono maggiormente sono quelle che fin dall’infanzia sono vissute nell’umorismo, infatti questa sensazione si sviluppa da bambini. Fate ridere i vostri figli, non chiamateli stolti perché ridono per un nonnulla, sono semplicemente ilari.
