Product Graveyard: il cimitero dei siti dimenticati

Se siete dei nostalgici Product Graveyard è quell’angolo di mondo che fa al caso vostro, si può fare un giro e scoprire qualche reliquia che con molta probabilità è finita in modo ignobile in un angolo recondito della memoria.

Google Reader, Vine, Windows Live Messenger. Sono solo alcuni dei servizi tecnologici che ci hanno tenuto compagnia negli anni e poi sono scomparsi per diverse ragioni. A ricordare che nulla è eterno anche in questo campo c’è il sito Product Graveyard, che come dice il nome stesso è una sorta di cimitero dei prodotti che furono. “Ricordiamo quelli più memorabili che ci hanno lasciato”, si legge sulla homepage dello spazio creato dal designer Duong Nguyen. Come Netscape, il programma per andare su Internet lanciato nel 1994, agli albori del web, e sopravvissuto fino al 2008 sopraffatto dall’avanzata di giganti come Internet Explorer. Per gli amanti del vintage è possibile trovare anche LimeWire, nato agli inizi del 2000 e molto gettonato per il trasferimento illegale di canzoni e film (fu chiuso per violazione del copyright). E non può mancare Orkut, un social network pioniere lanciato da Google nel 2004, a metà strada tra un blog e una chat, schiacciato dalla supremazia di Facebook, Twitter e dello stesso Google Plus.

Il sito è organizzato in modo molto semplice: esiste un elenco delle applicazioni “decedute” se si clicca sull’icona si aprirà una finestra che vi racconterà la storia, vita, morte e miracoli. Abbastanza semplice insomma. Ad esempio quando sono state lanciate, a cosa servivano, link ad articoli stampa, e la data del decesso con le motivazioni. Sono indicate anche le alternative attuali ai servizi scomparsi.

L’elenco delle applicazioni finite nel dimenticatoio è grande e fa un certo effetto vedere icone démodé e un po’ sbiadite. Una analoga operazione amarcord è stata già fatta lo scorso anno con il Malware museum, una galleria dei virus informatici del passato. Su Product Graveyard c’è anche la possibilità per gli utenti di dare un contributo, suggerendo i servizi scomparsi che non sono stati compresi nella lista. Questa sezione si chiama Autopsy report.

Claudia Ruiz