tradire

“L’ho tradito, ma non mi sento in colpa! Sono una persona cattiva?”

Tradire è un atto imperdonabile o è possibile lasciar correre una scappatella? Il tradimento di una donna è più complesso rispetto a quello di un uomo? E’ possibile avere di nuovo fiducia nei confronti di chi ci ha tradito?

Adoro le domande, ci mettono in discussione. Ci spingono a dare una risposta e volente o nolente, rispondendo, esponiamo il nostro pensiero, quello che sappiamo, chi siamo. Sono queste le tre domande che mi sono posto quando ho letto l’e-mail di Emanuela. La sua storia mi ha spinto a chiedermi, io come mi sarei comportato. Ho provato anche a giudicarmi dall’esterno e a giustificarmi. No, purtroppo non ero in uno speciale di Storie Maledette e io non ero Franca Leosini, eppure alla fine ho capito cosa rispondere ad Emanuela.

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Emanuela mi scrive:

“Non voglio passare per la p*****a, ma ho tradito il mio ragazzo. Stiamo insieme da 8 anni e conviviamo da 2. Tra noi, c’è un rapporto di complicità, a volte sembriamo fratello e sorella. Se te lo stai chiedendo, il sesso è nella norma. Questa estate, lavorando come commessa in un supermercato, ogni giorno veniva questo ragazzo che con una scusa mi avvicinava. Tra dov’è il banco frigo e dove posso trovare il dopo sole, siamo usciti per un caffè. Lui mi è piaciuto da subito. Mi ha fatto sentire desiderata, corteggiata, bella. Cose che ormai il mio ragazzo da per scontate.

Non so se è stato il brivido della trasgressione o se lui ci ha saputo fare davvero, ma quella scappatella mi ha fatta sentire bene, viva. E’ stata un’unica esperienza. Ora ho la sensazione di amare di più il mio ragazzo. Ma, se non mi sento in colpa, sono una persona cattiva? Secondo te dovrei parlargliene?”

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Emanuela, la tua storia è quanto di più comune possa esserci. Non sei stata la prima e non sarai l’ultima. Tranquilla, non sono tua madre, quindi non ti farò la morale. Anzi, sono sempre più convinto che i rapporti consolidati nel tempo, spesso, alla fine, diventino una gabbia dorata. In un rapporto di lunga data c’è bisogno di reinventarsi, di trovare ogni volta il giusto compromesso e di parlare. Stronzate! Ecco se ti dicessi questo, ti starei liquidando con la solita solfa. Invece no!

Non sei cattiva e neppure una p*, fuggi da chiunque ti possa classificare come tale. L’amore è una cosa diversa dal sesso e, talvolta, dovrebbero essere due sfere separate. E’ come se ad un certo punto decidessi di assaggiare le polpette vegane. Un solo assaggio non farà di te una vegana, anche se quelle polpette le hai trovate più buone delle solite. Il problema è che si tende a considerare il “vero” sesso come un’appendice dell’amore, tutto il resto come lussuria, come zozzeria, qualcosa di sbagliato. Ma ne siamo sicuri? Io amo la mia gattina, Arianna, ma mica voglio farci del  sesso? Amo anche i miei amici, ma non voglio portarmeli a letto. Beh, qualcuno sì, ma ciò non significa che vorrei sposarmeli e partecipare al programma “Il Boss delle Cerimonie”!

Ma rispondiamo al primo quesito. E’ possibile perdonare un tradimento? Che domanda difficile! Perdonare significa metterci una pietra sopra per sempre. Se si perdona un tradimento questo non si potrà più utilizzare come una pinella nel Burraco ogni volta che in una lite si ha la sensazione di perdere. Un tradimento non sempre nasconde una falla nel rapporto. Non sempre avere un rapporto fondato sul dialogo è garanzia. Talvolta è il nostro corpo a chiederci qualcosa che va oltre la nostra reale volontà. Siamo animali ed esseri pensati, l’una non esclude l’altra.

Possiamo decidere di agire o non agire, è vero, ma l’agire può diventare una colpa verso chi amiamo, ma un atto d’amore verso se stessi. Sinceramente non so chi ha inventato la regola della monogamia e non so perché questa sia comunemente accettata come verità indiscutibile. Quindi se per amore intendiamo un sentimento talmente grande e strabordante, non possiamo includere in esso l’egoismo o la gelosia come due elementi di possesso, soprattutto per il sesso.

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Il tradimento di una donna è più complesso rispetto a quello di un uomo? No! Non lo è! Questa storia deve finire! Non so chi abbia messo in giro questa voce: se una donna tradisce lo fa con la testa, l’uomo con la testa di sotto. Chi tradisce è perché prova attrazione verso qualcuno al di là del proprio partner. Io, ad esempio, amo Katy Perry, ma ciò non significa che non posso desiderare Lady Gaga. Questo è certamente un esempio riduttivo di amore mentale, ma sicuramente non fisico. La donna che tradisce lo fa per attrazione fisica e/o per affinità caratteriale. L’uomo che tradisce lo fa per attrazione fisica e/o per affinità caratteriale.

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Secondo me, a mettere la voce in giro che se la donna tradisce, lo fa con la testa, è stata una donna stessa. In questa balla si rifugiano tutte coloro che non hanno il coraggio di ammettere che il loro corpo è vivo e prova reazioni. Oppure è stato un uomo che vuole giustificare le sue continue e naturali erezioni extra coniugali.

E’ possibile avere di nuovo fiducia in chi ha tradito? Ecco, qui, Emanuela, rispondo anche al tuo quesito, se è opportuno parlare al tuo ragazzo della scappatella. Qui il dialogo è imprescindibile. E’ come il mascarpone nel tiramisù. Puoi sostituirlo con la ricotta, con la panna, ma tutti sappiamo che non sarà mai la stessa cosa. Se il sesso lo sleghiamo dall’amore e dalla volontà di condividere con quella persona tutta la nostra vita, la fiducia su chi vediamo e cosa facciamo con il nostro corpo è essenziale. Non posso pretendere di guardare Amici di Maria De Filippi, senza Maria. Devi parlargliene e se lui deciderà di non superare la cosa, beh… Ci potrai stare male, ma forse è la soluzione migliore. Tu però, impara a metterti da parte e lascia a lui la sua legittima idea dell’amore.

So che questo mio punto di vista può apparire troppo radicale, ma avrei piacere di leggere l’opinione di altre persone.

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Benito Dell'Aquila