Per tutte quelle volte che: “Saremmo una coppia perfetta”

Cari ragazzi, in quanti almeno una volta non si sono sentiti dire frasi del tipo, “tu sei un amico”, “forse hai frainteso”, “non mi ero accorta di niente”, “domani potremmo cenare insieme, ti faccio sapere io”. Non nascondetevi, è capitato a tutti, non siete poi così speciali.

No, questa non è la solita storia della regola dell’amico. Non ci interessa sapere con chi finirà lei, ma come voi vi autoconvinciate di qualcosa che non esiste. O quantomeno, di qualcosa alla quale non sapete dare la giusta misura.

Lo sviluppo di un’amicizia, o presunta tale, con una donna si divide nelle seguenti fasi.

  • L’INIZIO: il luogo di incontro può essere molteplice, dalla scuola, al lavoro, ai social network. È carina, molto, ma non siete mai andati oltre le allusioni sessuali insieme ai compagni di scuola, a colleghi di lavoro, ai mutual friends dei social network. Ma poi, senza averlo chiesto a nessuno dei santi ai quali siete votati, lei vi rivolge la parola. Uno scambio di sguardi, un caffè, quattro innocenti chiacchiere dove lei, a sorpresa, si apre con voi. Vi racconta i problemi a scuola, lavoro e sui social network, a come abbia legato con così poche persone. E alla fine, vi ringrazia. Non di persona, ma via sms poche ore dopo. E il tarlo, nella vostra testa, si è già insinuato. “Ma quindi, vuol dire che ci ha pensato, che mi ha pensato”.

  • LO SVILUPPO: i giorni passano, i caffè si moltiplicano e peggiorano la vostra vita scolastica o lavorativa, migliorando quella sui social network. Ormai sapete tutto di lei, la quale si confida costantemente con voi. Sms continui, saluti, sorrisi, prime voci tra colleghi e compagni di scuola. “Ci sta, ho visto come ti guarda”. Poco importa che di questo illustre sconosciuto non sappiate nemmeno il nome. Lei vi racconta tutto, siete il suo punto di riferimento. E, soprattutto, vi ingolosisce con frasi tipo: “Grazie per queste ultime settimane”, “Sei una persona davvero speciale”, “Oggi mi è mancato non prendere un caffè con te”.
  • L’ASSALTO: tutto nella vostra testa fa presagire al colpaccio. È fatta, ma manca ancora un passaggio: farla ingelosire. Se abbocca al vostro piano perfetto, vuol dire che anche lei è cotta di voi. Ed eccovi, quindi, sommersi da una marea di scartoffie da non poterle più dedicare il tempo di prima. E i messaggi di lei arrivano eccome: “Ma niente caffé oggi?”, “Sei freddo!!!”, “Ma che hai????”, ai quali voi stoicamente resisterete con il vostro atteggiamento da uomo che non deve chiedere mai. E allora nella vostra testa il tarlo, ormai diventato un insetto gigante da film dell’orrore di serie B, vi dirà: “E’ gelosa”, “Avevo visto giusto”, e altre amenità che porteranno alla fase successiva.

  • LA DICHIARAZIONE: tutte le pedine sono sistemate nel modo giusto. È il momento di dirle ciò che provate, che dopo mesi passati ad ascoltare le sue lagne si DEVE passare oltre. Perché è quello che voi volete, ma che anche lei vuole. Nessuno la conosce come la conoscete voi. Nessuno.
  • LA DISFATTA: diciamocelo francamente, non siete stati fortunati a incappare in questa Caporetto d’amore annunciata. E non avete neanche tutte le colpe, perché di fatto lei sapeva dall’inizio che eravate interessati, che la bramavate, desideravate e che, nella peggiore delle ipotesi, volevate un figlio da lei. Lei ha già tutto quello di cui ha bisogno: una persona che ascolti tutti i suoi “microminiproblemini” senza l’obbligo di andarci a letto insieme. Diamine, jackpot!

 “Io vorrei che le cose restassero come sempre”. Sta cercando palesemente di incastrarvi. Dopo avervi detto che i segnali che vi ha mandato sono stati da voi fraintesi e che erano “solo un modo per essere affettuosi”, non vuole lasciarvi andare. Egoismo e un po’ di gelosia per i rapporti esclusivi che tutti abbiamo. Non crocifiggetela per questo. Ma ditele “NO”. Volete una frase fatta? “Preferisco allontanarmi”, “Hai ragione, ho rovinato tutto”, “Non vedo perché andare avanti se non me la dai”. Se, invece, Babbo Natale non vi ha ancora regalato una bella spina dorsale e direte “SI”, non lamentatevi. Continuerete a struggervi, a sperare che un giorno le cose possano cambiare. E a mentire a voi stessi, perché cambieranno, sì, ma in peggio. Idealizzerete una ragazza che, ficcatevelo in testa, non ci starà mai. E che quando troverà un ragazzo con il quale aprirsi fisicamente, oltre che verbalmente, si allontanerà quanto basta per riempirvi di rancore.

Dite no e starete meglio. Magari non subito, però pian piano capirete quanto abbiate davvero frainteso i suoi segnali, sbagliato a fidarvi delle persone sbagliate, quanto siete stati, in una parola, ridicoli. E quando la rivedrete, dopo settimane, mesi o anni, penserete “beh, ma non era un granché”. Sarete come la volpe che non è arrivata all’uva, forse. Ma se preferite essere come Pinocchio… la scelta è solo vostra.

redazione