Padre percorre 29 km al giorno con il figlio disabile sulle spalle per portarlo a scuola

In Cina il padre di un bambino disabile percorre 29 km al giorno (tra andata e ritorno) con il figlio disabile sulle spalle per portarlo a scuola e poter studiare come tutti i bambini della sua età.

Papà Xukang, per far sì che il suo piccolo riesca a studiare, fa tanti sacrifici ma per lui non sono un peso ed ogni giorno riesce anche ad andare a lavorare.

Xukang vive insieme al figlio nella borgata di Fengyi Fengxi, in Cina. Ogni mattina si sveglia alle cinque del mattino e, dopo una colazione insieme al figlio disabile, va e torna dal paese in cui si trova la scuola del piccolo.

Xukang, per via delle difficoltà economiche, non può permettersi un mezzo di trasporto ma neanche questo l’ha fermato, perchè è troppo l’amore verso il proprio figlio.

Dopo aver accompagnato il bambino va a lavoro e all’orario riparte per andare a prendere il piccolo Xiao Qiang e accompagnarlo a caso, utilizzando l’unico mezzo che ha a disposizione per il trasporto: le sue spalle.

La sua storia ha fatto il giro del mondo, grazie alle tv locali e ai media sia Cinesi che di tutto il mondo.

E’ notizia di questi giorni che il Governo ha promesso di aiutare Xukang, premiando anche tutti i suoi sforzi giornalieri, mettendogli a disposizione un mezzo.

L’uomo non si è neanche fermato alle disavventure familiari visto che ha divorziato dalla moglie nove anni fa, e ha deciso di crescere in solitudine il figlio disabile, abbandonato anche dalla madre.

“Sono orgoglioso che Xiao Qiang sia il migliore della classe e sono sicuro che farà grandi cose. Il mio sogno è che un giorno si iscriva al college”, ha dichiarato il grande papà.

Ad oggi è stato calcolato che Xukang ha percorso 1600 chilometri con il figlio sulle spalle.

Il nostro augurio, grazie alla presa di posizione del Governo cinese, è che questa routine massacrante venga spezzata al più presto grazie al mezzo di trasporto che gli è stato promesso.

29 km al giorno per anni, hanno sicuramente logorato le spalle dell’uomo, ma non certo il suo amore per il figlio disabile.

redazione