Organizzare un viaggio perfetto a Bruxelles, cuore pulsate d’Europa

La “capitale delle capitali” quest’anno si conferma ai primi posti tra le mete europee più apprezzate dagli italiani. Sembra proprio che esista un vero e proprio legame fraterno tra  l’Italia e Bruxelles, la quale ospita ogni anno centinaia di turisti nostrani. 

Non c’è da meravigliarsi che una capitale come Bruxelles attiri l’attenzione; sede del Parlamento europeo e cuore nevralgico dell’economia, la città belga ha investito molti capitali per la realizzazione di opere pubbliche e incentivi al turismo. 

Questa estate non sarà da meno delle altre, per cui se avete prenotato il vostro viaggio a Bruxelles ecco una serie di interessanti eventi e luoghi che dovrete visitare.

Uno degli appuntamenti più attesi nei prossimi mesi è la XXI edizione del Tapis de Fleurs: un vero e proprio tappeto di fiori lungo 75 metri e largo 24 che ricoprirà la Grand Place dal 16 al 19 agosto. Realizzato impiegando una media di 550.000/600.000 coloratissime corolle, in gran parte begonie, viene allestito ogni 2 anni ed è sempre ispirato ad un tema, che guida anche la composizione di musiche e la realizzazione di spettacoli di son et lumière. Quest’anno sarà intitolato “Guanajuato, cultural pride of Mexico” in omaggio alla regione messicana del Guanajuato, caratterizzata da un ricco patrimonio storico culturale e da una lunga tradizione legata alla coltivazione dei fiori, che la accomuna al Belgio. Proprio come a Bruxelles, anche in Guanajuato si svolge una manifestazione in cui chilometri di strade vengono ricoperti di coloratissimi fiori: l’evento si chiama “Octava Noche” e si tiene nella città di Uriangato, in onore del patrono San Michele Arcangelo, lo stesso di Bruxelles!

Imperdibili anche una visita alla sede del Parlamento Europeo e una sosta all’Atomium, costruzione in acciaio che rappresenta un atomo di ferro, realizzata in occasione dell’Expo del 1958. Ma Bruxelles è anche l’emblema della creatività belga, che si manifesta in diverse forme d’arte: dal surrealismo di Magritte alla pittura fiamminga, fino ai fumetti. Proprio nel centro storico è possibile visitare il Museo del Fumetto (Centre Belge de la Bande Desinée o CBBD) dove sono custoditi segreti e memorabilia legati ai Puffi e agli altri eroi celebri, come Lucky Luke, Tintin e Gaston Lagaffe. E se il contenuto del museo è in grado di entusiasmare i fan del fumetto di tutte le età, anche il “contenitore” non è da meno: un vero e proprio tempio dell’Art Nouveau, progettato da Victor Horta.

Horta è l’artefice di tutti i capolavori dell’Art Nouveau di Bruxelles, che nel “fin de siècle” vide fiorire uno straordinario genio creativo, spesso sottovalutato rispetto a quello delle altre grandi metropoli europee. Per tutto il 2018, la città dedica a Horta “Art Nouveau: Horta Inside Out” una rassegna ricchissima di appuntamenti. Imperdibile la visita alle principali case in stile liberty, di cui 4 iscritte nel Patrimonio dell’Umanità, a cominciare dalla Maison e Atelier Horta (1898), progettata dall’architetto come propria residenza e studio, oggi trasformata in un museo che custodisce mobili, oggetti e documenti dell’epoca. Fino al 28 ottobre si potrà inoltre entrare nel “Tempio delle Passioni Umane” il primo edificio costruito da Horta in città, per ospitare uno splendido rilievo in marmo dello scultore Jef Lambeaux. Porte aperte anche alla Gioielleria Wolfers Frères e alla casa Autrique, che fino al 30/1/2019 presenterà una mostra dedicata ai tessuti e alle carte da parati del periodo di fine secolo. Infine, appassionati e intenditori avranno tempo fino al 26 agosto per partecipare alla mostra organizzata dal Centro delle Belle Arti – BOZAR – con modelli e documenti inediti elaborati da Horta in persona durante la progettazione dell’edificio.

Nei primi anni 20 del secolo scorso, anche l’Art Déco conobbe un periodo di grande sviluppo a Bruxelles: le testimonianze più significative sono concentrate nei quartieri residenziali a sud est del centro che si possono visitare in bici, a piedi o in tuk tuk. Tra i “must-see”, Villa Empain, Palais Stoclet, capolavoro di Josef Hoffmann i cui interni sono decorati con affreschi di Klimt e Moser, e la Basilica di Koekelberg, uno degli edifici Art Déco più imponenti mai costruiti, da cui si gode di una bella vista panoramica sulla città.

Non solo cultura, ma anche tanto divertimento e locali per tutti i gusti, dalle birrerie alle discoteche, fino ai jazz club: del resto, il Belgio è la terra natale di Adolphe Sax, l’inventore del sassofono, e di grandi jazzisti, uno su tutti Django Reinhardt.

Bruxelles sorprende anche a tavola: la cucina belga, nata da una originale rielaborazione della tradizione francese, offre un’ampia varietà di portate. E’ comunque lo street food a trionfare, con almeno 2 “ricette di culto”: le gaufre (o wafles all’olandese) tipiche cialde servite con fragole e banane, cioccolato fuso, panna montata o marmellata, e le patatine fritte, vendute in tutti gli angoli delle strade, nei “baraques à frites”.

La colonna portante della tradizione gastronomica locale è il cioccolato, apprezzato per l’aroma particolarmente intenso. Bruxelles, inoltre, è la patria mondiale della pralina, inventata nel 1902 da Jean Neuhaus proprio sotto le arcate delle Gallerie Reali Saint-Hubert: da allora il profumo di cioccolato è una costante nelle vie che circondano la Grand Place, animate da decine di locali storici che propongono “manon”, “orangette”, tartufi e decine di altri capolavori del gusto messi a punto da Maestri Cioccolatieri di fama internazionale.

Merita una sosta anche il BCV – Belgium Chocolate Village: inaugurato nel 2014, è la più grande esposizione dedicata al cioccolato di tutto il Belgio ed è pensato prevalentemente per un pubblico di bambini e ragazzi, che possono cimentarsi anche in golosissimi laboratori e degustazioni. Tra gli highlights del BCV, un’esposizione permanente di sculture in cioccolato che rappresentano l’Atomium e gli altri monumenti più famosi della città, e una serra tropicale che permette di osservare da vicino le piante di cacao.

Claudia Ruiz