Nike e Cluj Napoca, due esempi di rispetto della salute fisica e mentale

Dal 2020 il Covid-19 si è infiltrato globalmente nelle case di ognuno di noi e le conseguenze sono state disastrose. Il problema non si è avvertito solo dal punto di vista della malattia, dato che il virus ha colpito anche chi non ne fosse stato direttamente infettato. Trattandosi di una pandemia, nel Mondo tutti sapevano cosa fosse il coronavirus, ecco perché nessuno è rimasto escluso da esso. Una sovrabbondanza di informazioni che ha invaso la mente di tutti; una serie di restrizioni che hanno avuto conseguenze psicologiche e fisiche evidenti. Infatti, è bene sottolineare che considerando l’aspetto salutare, sono emerse nuove malattie derivate dalla vita ai tempi del Covid-19. La salute dell’individuo ne ha risentito in tutti i sensi.

Il lock-down che ha comportato, tra le altre cose, la chiusura di tutte le attività sportive ha accentuato problemi di salute fisica. Il ritmo a cui molta gente era abituata è andato perduto. Il tutto è stato ancora più evidente con lo spostamento del lavoro dall’ufficio alla casa. Lo smartworking, appunto, ha costretto tantissimi dipendenti a stare seduti per ore davanti al computer, ancora di più di quanto si facesse in ufficio, non esistendo a casa un limite d’orario. Le conseguenze sono state ancora una volta fisiche e mentali.

I dati scientifici hanno, infatti, dimostrato quanto il Covid-19 abbia avuto una rilevanza persino per la salute mentale di un individuo. Queste preoccupazioni sono state prese in esame dalla Nike, la quale ha deciso di regalare una settimana extra di ferie, pagata, ai propri lavoratori.

Qualsiasi azienda avrebbe ben auspicato ad un ritorno alla normalità, ovvero al lavoro duro e produttivo dopo le vacanze estive. La Nike, catena di negozi di calzature, abbigliamento e accessori sportivi, non è una azienda come tutte le altre. Motivo per il quale, ai dipendenti della sede centrale della Nike in Oregon (Stati Uniti) è arrivato un messaggio da parte di Matt Marrazzo, responsabile marketing, il quale comunicava la decisione di prolungare le ferie. Anche se l’obiettivo non era proprio passare un’altra settimana al mare, bensì prendersi del tempo da passare con la famiglia.

Insomma, staccare la spina a tutti gli effetti senza la fretta di tornare al lavoro, ma soprattutto sfruttare quel tempo per distrarsi dalla vita frenetica grazie all’appoggio dei propri familiari. Il nucleo di tale decisione ha un significato storico fondamentale ad oggi. Per comprenderlo al meglio si riportano le parole di Marrazzo dal Corriere della Sera:

Questo ultimo anno è stato duro – siamo tutti umani e stiamo vivendo un evento traumatico – ma spero che l’empatia e la gentilezza che continuiamo a mostrare ai nostri colleghi avranno un impatto positivo sulla cultura del lavoro.

I problemi di salute mentale, spesso trascurati dai datori di lavoro in quanto considerati malattie di serie B, sono aumentati di conseguenza all’aumento dei contagi da Covid-19.

E quando questi ultimi hanno smesso di crescere, comunque determinati problemi mentali sono rimasti generando traumi irreversibili. Dal canto suo, la Nike in quanto azienda internazionale, ha compreso l’esigenza di intervenire a riguardo regalando una settimana in più che va oltre il mero relax.

Per chi sa leggere tra le righe del gesto della Nike, essa non ha solo prolungato le ferie. La Nike ha rispettato ed aiutato i propri dipendenti a superare un momento difficile. Come una buona amica li ha fatti calmare, respirare, per ricominciare, insieme, alla grande. Favorendo così un’atmosfera lavorativa ottimale per raggiungere come una vera squadra grandissimi risultati.

Si potrebbe, altresì, pensare alla settimana di ferie pagata e regalata ai dipendenti come una vera e propria strategia di marketing aziendale. Motivando i propri dipendenti a pensare un po’ a se stessi e alla propria famiglia, la Nike si è garantita una maggiore motivazione e propensione al lavoro. Che si ragioni con la logica della gentilezza o con quella del mercato, la scelta della Nike è stata vincente.

A proposito di “motivare”, Cluj-Napoca, città della Romania nord-occidentale, ha deciso come la Nike di incentivare i propri cittadini sul versante, però, della salute fisica.

La pandemia da Covid-19 ha sicuramente sfavorito la possibilità di fare attività fisica. Per quanto in determinate circostanze molti abbiano optato per l’allenamento da casa o all’aperto, sono stati molti i casi in cui si è deciso di non fare nulla. Già prima del lock-down i dati dimostravano un aumento globale dell’obesità, con l’avvento di quest’ultimo le cose sono decisamente peggiorate.

Ecco che, dato che a preoccupare è soprattutto la salute dei giovani, nella capitale della Transilvania, Cluj-Napoca, si è escogitato un metodo efficace e divertente di prevenzione. Infatti, vicino alle stazioni dell’autobus sono state installate macchinette automatiche che funzionano in due modi. Si può, classicamente, inserire la moneta di 50 centesimi per comprare il biglietto, o meglio, in maniera alternativa compiere venti squat in due minuti. 

Fonte: Donatiff, Facebook

I pigri ed i furbi non mancano in tale contesto, anche se fregare la macchinetta è impossibile poiché computerizzata e dotata di telecamera.

É sorprendente constatare come siano proprio i più giovani a preferire la seconda alternativa perché in primo luogo permette loro di risparmiare e al contempo farsi due risate. Le foto delle macchinette hanno fatto il giro del Mondo e ad oggi rappresentano un’attrazione per turisti e cittadini, a prescindere dal valore sociale che esse abbiano.

Il focus della città è aiutare i propri abitanti ad avere uno stile di vita più sano, in cui nonostante il ritmo frenetico della giornata, si possa riservare qualche minuto allo sport.

Un beneficio che oltre a donare spensieratezza al fisico, lo dona anche alla mente. Dato che è risaputo quanto lo sport possa essere efficiente nell’eliminare tutto lo stress che durante il giorno si è accumulato. Inoltre, l’aspetto fisico determina anche il livello di autostima di bambini, ragazzi e adulti. Cominciare a vivere secondo uno stile di vita più salutare senza porsi alcun obiettivo, ma semplicemente per gioco, come nel caso della macchinetta, potrebbe essere davvero un toccasana per anima e corpo.

Due iniziative, quella della Nike e quella della città rumena, che sono frutto di un medesimo periodo storico. Il peso che il Covid-19 ha avuto nelle nostre vite è stato rilevante per molteplici aspetti. Se ciascuna azienda e ciascuna amministrazione comunale proponesse più progetti di questo tipo, il virus dell’insicurezza fisica, mentale e sociale potrebbe essere davvero annientato.

Giulia Grasso