Nerd Show, record di affluenza: Giovanni Muciaccia e Cristina D’Avena conquistano il palco

Gli eventi che si rivolgono al mondo dei fumetti, cartoni, manga, anime rappresentano spesso per gli appassionati realtà alternative in cui poter essere finalmente se stessi. Indossare degli abiti tipici degli universi che esistono solo nel proprio videogames preferito, ad esempio, è un modo per esternare la propria passione. Nonché un diverso e vero lato di sè. Tutto questo è stato possibile al Nerd Show che si è tenuto sabato 11 e domenica 12 febbraio a BolognaFiere. Un grande evento che ha raccolto tantissimi appassionati e non – si registrano circa 45mila visitatori – in quattro grandi padiglioni del centro fieristico: 21, 28, 29 e 30.

Tra il passato e il futuro del mondo Nerd.

Avevamo definito il Nerd Show come uno spettacolo che avrebbe soddisfatto le esigenze di grandi e piccini. Effettivamente, è stato un perfetto connubio di momenti nostalgici ed avanguardistici. Tanto nella sua struttura e organizzazione, che per il calibro di ospiti avuti. Tutti con un taglio intergenerazionale per non lasciare indietro nessuno.

C’era un padiglione per metà dedicato ai videogiochi vintage con tanto di apparecchiature che sembravano provenire da un’altra epoca e che sono state accolte con meraviglia anche dalle giovani generazioni. Contemporaneamente dall’altra parte della manifestazione si svolgevano vere e proprie gare di k-pop, e si discuteva di intelligenza artificiale. Insomma, ogni partecipante al Nerd Show poteva trovare uno spazio tutto suo in cui essere se stesso, o semplicemente soddisfare delle proprie curiosità.

Sul palco Alpha, però, si sono svolti dei veri e propri spettacoli che sono andati oltre l’aspetto Nerd.

A partire dalle ore 14:45 Giovanni Muciaccia, il volto noto del programma televisivo Art Attack, ha coinvolto un’intera platea seduta per terra per partecipare al laboratorio “Fatto!?”. Con il suo solito modo di fare leggero, divertente ma efficace ha riconquistato il cuore dei ragazzi ormai ventenni o trentenni che hanno ritrovato il proprio fanciullino ascoltando le parole di Giovanni. Al pubblico sono stati distribuiti fogli bianchi e penne, strumenti semplici con i quali ricreare insieme a Giovanni dei lavoretti fatti a mano.

Questa volta niente forbici con le punte arrotondate, né colla vinilica. Solo un’altra occasione che ha permesso a Giovanni di raccontare attraverso la realizzazione di un meme il potere, la forza e il contrasto che può avere l’arte contemporanea. Lo show si è concluso con un’interessante riflessione sulle opere di Banksy, artista di strada, la quale insieme ad altre curiosità sono contenute nel libro di Giovanni Muciaccia, Attacchi d’arte contemporanea.

Alla fine dello spettacolo si sono condotti anche i Meet&Greet con Giovanni Muciaccia e non solo.

Presenti anche gli Youtuber Sabaku No Maiku, Adrian Fartade e Jack Nobile. E poi ancora Salvatore Esposito, attore e scrittore, notissimo per aver interpretato il ruolo di Genny Savastano nella fortunata serie televisiva “Gomorra”. Ed il fumettista Sio, tutti ospiti che hanno via via catalizzato l’attenzione di migliaia di persone strappando applausi a scena aperta e tanti sorrisi.

Tuttavia, il Nerd Show si è chiuso in bellezza con l’inimitabile Cristina D’Avena.

La cantante, voce delle sigle dei cartoni dell’infanzia, ha fatto ballare, cantare e scatenare un parterre di gente di ogni età. Tutti hanno cantato a squarciagola le sue canzoni con un repertorio vastissimo che va da I puffi sanno a Occhi di gatto. Per l’occasione del Nerd Show, Cristina ha presentato il suo nuovo cofanetto uscito lo scorso 25 novembre dal titolo “40 – ll sogno continua”. Realizzato per festeggiare i suoi 40 anni di carriera e nel quale sono presenti duetti incredibili con Orietta Berti, Lorella Cuccarini, M¥SS KETA, Cristiano Malgioglio e molti altri ancora.

Le canzoni, alcune delle quali presentate sul palco del Nerd Show, rappresentato una rivisitazione dei contenuti dell’infanzia non solo della scorsa generazione ma di tutti i presenti all’evento. Perché al di là delle etichette, questo evento ha permesso di riunire per due giorni interi tantissime persone, pronte a confrontarsi con gli altri – attraverso competizioni – ma anche con se stessi.

Il Nerd Show ha dato la possibilità di gioire di alcuni momenti di spensieratezza. Inoltre, ha permesso di dare libero sfogo alla libertà di espressione. Manifestata attraverso make-up stravaganti, abiti spettacoli e momenti in cui tutti hanno saputo come scatenarsi. Senza pensare alla propria età o all’opinione altrui. Si aspetta già, allora, la prossima edizione.

Giulia Grasso