Neppure se ti chiami Netflix, puoi permetterti di tutto!

Finora Netflix ci ha insegnato a trombare, ad affrontare le paure, a far ordine, ad essere incuriositi dal sottosopra e dal 31 maggio 2019 ha provato a darci dei pratici consigli per far soldi vendendo droga online con un clic.

Nel catalogo della piattaforma streaming più amata in tutto il pianeta è arrivata “How to Sell Drugs Online (Fast)”, in italiano “Come vendere droga online in fretta”.

Sei episodi della durata di circa venti minuti ciascuno nei quali si mescolano problemi adolescenziali ad un vero e proprio vademecum per sfondare nel mondo dello spaccio online.

La serie è tedesca, proprio come Dark, e non ha particolari pretese se non di raccontare uno spaccato della vita adolescenziale attuale dal particolare punto di vista di un nerd, ossia un ragazzo ossessionato dalla tecnologia, dalle serie tv e dalle ultime novità in fatto di fumetti.

Moritz Zimmermann (Maximilian Mundt), il protagonista, viene scaricato dalla fidanzata Lisa (Anna Lena Klenke) la quale, tornata da un viaggio studio, si sente cambiata e si scopre amante della droga, dei festini e del ragazzo figo della scuola il quale nel tempo libero spaccia. Non passa molto tempo da quando Moritz comprende tutto e decide di escogitare un piano infallibile per vendere droga online e far soldi all’insegna del motto della vita: “i nerd di oggi, saranno i ricchi di domani. Un esempio tra tutti: Mark Zuckerberg”, sperando così di riconquistare la sua Lisa.

Nell’impresa si fa aiutare dall’amico disabile Lenny Sander (Danilo Kamperidis) e i due, dalla cameretta di Moritz, con dei semplici clic e con l’aiuto del fornitore Purple Rain, riescono nell’intento ma ogni cosa porta con sé il suo carico di guai e di svantaggi.

Se la serie è ben costruita proprio perché parte da un approccio critico al modo di usare la tecnologia a nostra disposizione, preferendo postare foto, emoticon o storie, invece di sfruttarla per essere migliori od arricchirsi, non si può dire lo stesso dei messaggi e dei contenuti.

Il creatore Philip Käßbohrer sostiene di esser molto soddisfatto del risultato anche perchè la serie “parla di amicizia. Prima di tutto, però, al centro della storia troviamo la crescita e imparare cosa significa diventare adulti. Può essere una dura sfida per qualsiasi amicizia. Il punto è capire se un’amicizia è più forte dell’attrazione verso i soldi e il successo”.

In realtà, non è così. L’amicizia come l’amore adolescenziale sono solo il movente che spinge Moritz e Lenny ad attivarsi, ma i sei episodi sono concentrati interamente sulla droga, su come averla, sugli effetti e su come guadagnarci.

Coloro poco avvezzi al mondo tecnologico, scoprono da subito l’esistenza del Darknet, ossia una “specie di luogo segreto e virtuale” in cui puoi rimanere anonimo per non essere tracciato e puoi vendere o comprare organi, droga e armi. Il luogo virtuale perfetto per loschi affari che dopo la visione della serie non saranno più un’utopia.

“Come vendere droga online (in fretta)” non brilla di certo per originalità, però pone di fronte a dei quesiti: “Quanto è appropriato rilasciare una serie che mostra come delinquere?”, “Perché puntare su un prodotto del genere?” e “A cosa serve ripetersi ancora che i potenti mezzi dell’internet possono aiutarci a realizzare tutto se saputi ben usare?”

Le risposta a queste domande sono tutte negative. Non ha senso la scelta adottata da Netflix che stavolta ha toppato. Infatti, nel voler essere avanguardista, lungimirante e progressista Netflix ha investito in un prodotto che invita/incita a delinquere anche i meno coraggiosi internauti.
Non puoi permetterti tutto! Neppure se sei Netflix!

Sandy Sciuto