Il Metropolitan Museum di New York accoglie l’arte dei bambini

Solitamente siamo sempre stati abituati a concepire l’arte come frutto di capolavori di grandi artisti di fama mondiale, tanto da esser disposti a recarci nei grandi musei per ammirarne le creazioni. Per questa volta, dovremmo sforzarci di abbandonare schemi e classiche convenzioni per cogliere l’importanza dell’iniziativa proposta, per il nono anno consecutivo, dal Metropolitan Museum di New York. Attraverso il progetto “P.S. Art 2016: Celebrating the Creative Spirit of NYC kids”, il Met accoglie nelle sue sale dal 14 giugno al 23 ottobre l’arte dei bambini e dei ragazzi della città, sottolineando quanto sia superficiale pensare che il binomio arte e creatività sia appannaggio dei soli artisti. Ma non è tutto. Spesso e volentieri queste discipline risultano essere oggetto di scarso interesse da parte delle istituzioni tanto è vero che, nei programmi educativi scolastici, le discipline artistiche appaiono infatti collocate in secondo piano rispetto alle altre. Su questa linea d’onda il Met ha deciso di intervenire e di dimostrare quanto l’arte sia un potente strumento educativo oltre che espressivo. In questo progetto nessuno è stato escluso: le 89 opere realizzate dagli studenti delle scuole pubbliche dei 5 quartieri della Grande Mela vanno dai disegni dei bambini dell’asilo, fino a quelli dei ragazzi delle superiori. Tutte le aree della creatività vengono rappresentate e spaziano dalla pittura al disegno, dalla stampa alla scultura, e ancora fotografia, collage e progetti mixed-media. I lavori sono stati scelti da una commissione del Dipartimento dell’Educazione, che tra le 1205 proposte ne ha scelte 420; poi la palla è passata allo staff del museo, che ha ridotto ulteriormente il numero, portandolo ad 89. Per quest’anno, pare sia stata riproposta una grande novità presentata lo scorso anno che prevede la possibilità che le opere dei ragazzi vengano esposte anche fuori dal Met, conquistando il famoso palcoscenico di Times Square, occupando gli schermi giganti che popolano la piazza. Infine non c’è da sorprendersi se ancora una volta il web si rivela essere di grande aiuto: i social network del museo diffonderanno infatti le immagini della mostra con l’obiettivo non solo di gratificare e ringraziare i partecipanti, ma anche di coinvolgere e stimolare i loro coetanei a far spazio alla fantasia e a cimentarsi nella creazione di nuove opere.

Erminia Lorito