Marie Kondo e il suo magico potere del riordino: per una casa e una vita più ordinata

Ha conquistato il mondo con il suo celebre bestseller “Il magico potere del riordino”, una vera e propria life-guide per poter migliorare il nostro stile di vita partendo dal riordino dello spazio che ci circonda. Famosa in tutto il mondo per la sua grande dedizione al lifestyle, e ora celebre anche su Netflix per aver realizzato una delle prime serie reality sul decluttering e l’organizzazione dello spazio. Chi è lei? La giovane giapponese Marie Kondo, scrittrice e ideatrice del metodo di riordino KonMari, studiato per riordinare al meglio gli spazi abitativi con lo scopo di migliorare la qualità della propria vita.

CHI E’ MARIE KONDO

Tokyo- Classe 1985. Durante il suo percorso universitario inizia la sua carriera da “tyding consultant”, ovvero come vera e propria consulente del riordino. Da sempre dedita alla sociologia e alla cultura del lifestyle, la Kondo prende seriamente il potere dell’organizzazione e dell’ordine, tanto da diventare una life guru a soli 19 anni.

Nel 2011 si dedica alla stesura di un manuale giapponese sul riordino, in cui spiega ai lettori il suo metodo KonMari, efficace per il riordino non solo dello spazio, ma delle idee. Un metodo che promette di riportare ordine, luce e gioia in casa (e forse anche nella vita), attraverso tanti piccoli trucchi. Attraverso questa metodologia del riordino, l’autrice spiega come poter vivere e trarre  grande beneficio dalla propria organizzazione e dal viversi pacificamente gli spazi.

IL METODO KONMARI

Lo spazio in cui viviamo, la casa che ci accoglie quotidianamente e la collocazione degli oggetti all’interno di essa sono di vitale importanza per Marie Kondo. La casa, vista dalla giovane guru, è un luogo di protezione, condivisione e realizzazione personale. E’ portatrice di gioia, soddisfazione e sollievo. Proprio per questo è indispensabile ringraziarla, viverla con estrema gratitudine e amarla, cercando un modo per renderle giustizia (anche ordinandola e rassettandola sempre!).

Proprio perché vede un grandissimo potenziale di gioia e soddisfazione personale all’interno delle 4 mura, la Kondo propone un metodo per poter cercare di migliorare non solo l’organizzazione degli oggetti e degli ambienti casalinghi, ma un metodo per poter “ripartire” nella vita, con una maggiore consapevolezza di ciò che ci serve e ci rende maggiormente felici.

Volete scoprire in cosa consiste il metodo KonMari? Ecco i suggerimenti che hanno reso Marie Kondo la regina indiscussa del lifestyle (con tanto di tre milioni di copie vendute).

  1. RIORDINARE SECONDO MACRO-CATEGORIE: Il riordino della casa deve iniziare suddividendo tutti gli oggetti utili (e non) in macro-categorie, le quali sono principalmente 4: VESTITI, LIBRI, CARTA e KOMONO ( ovvero quella categoria che riunisce tutti quegli oggetti con un valore sentimentale, o che fanno parte inconsapevolmente dei nostri cassetti. Insomma, tutto ciò che non rientra nelle altre categorie).
  2. RACCOGLIERE TUTTI GLI OGGETTI APPARTENENTI A CIASCUNA CATEGORIA E POSIZIONARLI SU UNA SUPERFICIE, IN MODO TALE DA POTER AVERE UNA VISIONE CHIARA DI QUANTI E QUALI OGGETTI ABBIAMO. In questo modo, sarà possibile fare pile di oggetti in base alla loro macro-categoria e sarà molto più semplice analizzarli e decidere la loro sorte. Tenere o buttare? Questa è la domanda chiave di Marie Kondo.

  3. CAPIRE QUALI OGGETTI CI DANNO GIOIA E QUALI NO. Il metodo KonMari è finalizzato all’organizzazione consapevole degli oggetti che ci circondano o che indossiamo. Per cui, inutile tenere oggetti che non ci provocano alcuna emozione. Bisognerebbe cercare di parlare ai capi, alle carte, ai libri. Quali ci fanno stare bene? Quali ci ricordano qualcosa di memorabile? Avere nella propria casa qualcosa che ci appassioni e che parli di noi e della nostra storia: questo è il fine di KonMari. Per tutti gli altri oggetti, Marie Kondo dice di rendergli “grazie” per averci accompagnato nel corso della nostra vita, e salutarli, per poter fare più spazio a quelli che amiamo davvero.
  4. STIPARE IL SUPERFLUO IN CONTENITORI O DONARLO IN BENEFICENZA. Una volta che avrete capito quali vestiti tenere e quali oggetti buttare, siate decisi. Riunite tutto in contenitori o buste. Capite cosa potete vendere, riciclare o donare in beneficenza. Che siano vestiti o vecchi giocattoli, le associazioni di volontariato non mancano, e potrete fare felici non solo voi stessi e la vostra casa, ma tante altre persone. Tutto ciò che rimane, immondizia compresa, buttatela e ringraziate voi stessi per averlo fatto.

Sicuramente questo metodo da un lato ci mostra come poter gestire il nostro spazio ed i nostri oggetti in modo consapevole, pur mettendo in luce dall’altro una parte del mercato e del nostro sistema capitalista incentrato sul consumo e sull’acquisto quasi “cieco” di oggetti che  in realtà non ci servono, e che vengono poi stipati dentro ad un armadio da milioni di persone. Molti esperti, infatti, hanno criticato il metodo e la stessa autrice per aver nascosto solamente un problema ben più grande di non saper ordinare la propria casa. Ma se fosse possibile conciliare un’acquisto consapevole ad un giusto modo di vivere e gestire le nostre 4 mura domestiche, probabilmente il lifestyle ci salverebbe la vita (e lo spazio).

Valentina Brini