Marcus Rashford, la nuova stella del Manchester United

Per superare quei momenti di difficoltà che possono decretare un punto di svolta all’interno di una stagione, per un allenatore può spesso essere utile affidarsi all’incoscienza e alla vivacità dei giovani calciatori. Marcus Rashford è l’ultimo talento uscito dal vivaio del Manchester United, capace di risolvere le ultime due partite con delle prestazioni altisonanti che hanno letteralmente fatto impazzire il pubblico dell’Old Trafford.

Nel giro di tre giorni, Rashford è stato catapultato in prima squadra e soprattutto fatto esordire in due incontri di importanza fondamentale per il cammino dei Red Devils. La prima apparizione direttamente nell’undici titolare – complice anche le diverse indisponibilità per gli infortuni – che giovedì scorso ha affrontato il Midtjylland, nella sfida di ritorno dei sedicesimi di Europa League. Per lo speranze dello United la vittoria era d’obbligo dopo la debacle per 2-1 incassata in Danimarca; Van Gaal ha deciso di lanciarlo dall’inizio e dopo un primo tempo sofferto, terminato sul punteggio di 1-1, il giovane attaccante ha realizzato nel giro di undici minuti una splendida doppietta che ha spianato la strada alla sua squadra nel determinare il 5-1 finale. Risultato che ha consentito ai tifosi dei diavoli rossi di continuare a sperare in un sogno europeo.

Un ragazzino di 18 anni, classe 1997, è quindi riuscito ad evitare quella che per il Manchester sarebbe stata una vera e propria catastrofe; le sue sono state due reti quasi in fotocopia, sfruttando gli assist di Mata da sinistra e di Varela da destra. L’emozione del gol al debutto e la corsa verso i tifosi per festeggiare sono sembrate il preludio di un inizio praticamente perfetto. Rashford è già nella storia avendo stabilito il record di più giovane marcatore dei Red Devils nelle coppe europee, battendo il precedente primato detenuto niente meno che da George Best.

 

Passano tre giorni e Van Gaal non si è fatto perdere l’occasione di ributtarlo nella mischia per un altro incontro, questa volta però in Premier League contro gli acerrimi rivali dell’Arsenal, quest’anno in lotta per le posizioni di vertice con il Tottenham, il Manchester City ed ovviamente l’incredibile Leicester di Claudio Ranieri.

Schermata 2016-02-29 alle 21.37.43Una sfida di certo più complicata se si pensa alla qualità dell’avversario e al tipo di match da affrontare. Ma è stato di nuovo lui, con la sua maglia numero 39, a mettere a segno una doppietta nella prima frazione di gioco che si è rivelata determinante per consentire alla sua squadra di prevalere per 3-2, frenando così l’avanzata dei Gunners nella corsa al titolo. E’ stata una vittoria di grande importanza per i padroni di casa che a questo punto rientrano lanciatissimi nella lotta per la zona Champions League.

Prima dell’esordio da protagonista assoluto, in molti tra il pubblico inglese non erano a conoscenza delle sue potenzialità. Rashford si è ben distinto nella Youth League con le sue caratteristiche da punta centrale: grande fiuto del gol e ottimi riflessi all’interno dell’area di rigore. Queste qualità, unite alla sua forza fisica e alla sua potenza, hanno convinto Van Gaal a convocarlo sia per merito che per necessità, visti i tanti infortuni. Con la doppietta all’Arsenal, Rashford è il terzo marcatore più giovane nella storia della squadra, secondo solo a Federico Macheda e Danny Welbeck. Il caso ha voluto che abbia segnato per la prima volta alla stessa identica età di Wayne Rooney (18 anni e 120 giorni).

Sui social si sono già scatenati per celebrare il suo debutto da sogno nel calcio che conta; il direttore dell’Academy United Nicky Butt, ex gloria del Manchester United, lo ha consacrato riconoscendo il gran talento ma soprattutto la grande dedizione verso il lavoro.

E’ molto probabile rivedere Rashford in campo da qui alla fine dalla stagione, considerate le sue prestazioni nelle prime due partite che ha disputato. Ed è altrettanto probabile che venga riproposto dal primo minuto, almeno fino a quando Van Gaal non avrà recuperato tutti gli infortunati.

Giuseppe Forte