Quotidianamente, ognuno di noi è maleducato e solitamente non ce ne rendiamo nemmeno conto. Viviamo ormai in una società che elogia l’arroganza e svilisce il buono e il gentile. Il pesce grande mangia il pesce piccolo, questa è la società odierna. Quante volte avremmo voluto che qualcuno ci dicesse anche sono un “grazie” o un “per favore”? Fortunatamente in commercio esistono molti libri di etichetta a galateo per recuperare o far fare un bel ripasso di buone maniere a chi ci è attorno. Ecco, questa si che è una buona idea regalo per Natale! D’altronde,un libro di galateo non ha mai ucciso nessuno, almeno speriamo.
Comunque secondo il galateo e i suoi esperti, noi comuni mortali commettiamo quotidianamente dei danni incommensurabili. Curiosi di scoprire quali saranno questi peccati capitali della maleducazione che ognuno di noi commette?
“Cin Cin”
Effettuare un brindisi, secondo il galateo, è un momento delicatissimo. Innanzitutto non bisogna far tintinnare i bicchieri in quanto è poco elegante. In secondo luogo non bisogna mai e poi mai dire “cin cin”. Infine bisogna fare molta attenzione nel momento dello stappo, far rumore è da cafoni, non vorrai sembrare maleducato!
“Buon appetito”
Tutti lo diciamo prima di cominciare un pasto, eppure siamo tutti maleducati. Certo che la maleducazione sta proprio dilagando. In realtà non di dovrebbe augurare un buon appetito perché l’augurio stesso implicherebbe la speranza di mangiare in modo gustoso, ma il principale piacere dovrebbe essere la compagnia.
Scrocchiare le dita
Questo gesto è ritenuto maleducato e qundi deve essere evirato ad ogni modo in presenza di qualcuno. Qualsiasi rumore fisico va tenuto per sé. Ma se proprio avete un bisogno impellente di scrocchiarvi le dita, allora andate in un luogo appartato. Lo sappiano, il galateo è strano e misterioso, ma d’altronde l’educazione è tutto.
“Scusa, mi passeresti il sale per favore?”
Chiedere il sale alla padrona di casa o alla persona che vi ha cucinato la pietanza, sempre secondo il galateo, è da maleducati. Chiedere di aggiustare personalmente il sapore della portata implicherebbe il non gradire la pietanza stessa. Ma non solo, ci sarebbe anche una ragione economica. Essendo stato un bene prezioso, la pratica di chiedere del sale attualmente equivarrebbe il chiedere del denaro o comunque far sapere di avere problemi economici.
Soffiare sui cibi e leccare il cucchiaino da caffè
Chi è innocente scagli la prima pietra. Quante volte vi sarà capitato di raffreddare una zuppa bollente soffiandoci sopra? Oppure quante volte avrete leccato il cucchiaino da caffè dopo aver bevuto un cappuccino? La maggior parte della popolazione lo fa spesso, se non sempre. Rassegnamoci, siamo una mandria di maleducati.
Tenere le mani in tasca
Le mani in tasca sono bandite in qualsiasi situazione, piuttosto con i geloni alle mani, ma mai le mani in tasca: è maleducato. Da evitare assolutamente questo comportamento durante eventi formali, quali: cerimonie religiose o civili, colloqui di lavoro o situazioni professionali in generale. Ma c’è una spiegazione a tutto ciò. Un tempo questo atteggiamento denotava indolenza, pigrizia e diffidenza. Tutte caratteristiche mal viste in occasioni formali e lavorative.
Parlare con gli occhiali da sole indosso
Indossare gli occhiali da sole, o comunque un occhiale con le lenti scure, e parlare con qualcuno è maleducazione. Questo è proprio una cosa insopportabile. Quanto brutto è parlare con qualcuno e non poterlo guardare negli occhi? La prima domanda che sorge spontanea a qualunque ragazza o ragazzo psicopatico è: “cosa nasconde?”. Quindi per favore, questo è un appello a tutti quelli che parlano e conversano con chiunque con gli occhiali da sole addosso, toglieteli.
“Piacere”
Dulcis in fundo ecco l’errore più commesso al mondo da tutti noi italiani: “Piacere, Mario Rossi”. Fermi, non si fa così! Vi sembrano i modi adatti! Quando una persona ci si presenta è buona educazione presentarsi con una stretta di mano accompagnata dal vostro nome. Nel caso di più persone usate la formula del “molto lieta”. Insomma capiamo la confidenza ma non esageriamo!