Madre in sciopero contro le figlie perché troppo disordinate

Quante madri ci hanno pensato ma non hanno poi avuto la forza di attuare la minaccia? Una madre e lavoratrice trentasettenne, Jessica Stilwell, di Calgary (Canada), spazientita per la pigrizia delle sue figlie, le gemelle Olivia e Peyton (12 anni) e Quinn (10 anni), ha messo in atto uno sciopero per convincerle a cambiare il loro comportamento.

Si è seduta su un divano con un bicchiere di vino, ad aspettare mentre il caos in casa cresceva giorno dopo giorno.

Tutto era cominciato un fine settimana passato in giro per commissioni e ad accompagnare le figlie alle rispettive attività sportive mentre il marito era a giocare a golf. Erano le 23 di domenica sera quando Jessica, dopo essersi riuscita a sedersi per la prima volta, si è accorta che del disordine che regnava in casa nulla le apparteneva. Col consenso del marito, la mamma era entrata in sciopero evitando accuratamente di fare tutti i compiti affidati alle ragazzin e regolarmente trascurati: lavare i loro piatti, raccogliere da terra i vestiti sporchi, riordinare e pulire dopo le ricerche scolastiche. Sul blog Striking Mom Jessica ha documentato con foto il deteriorarsi dell’ambiente domestico. «Mi prudevano le mani e avrei voluto pulire, ma avevo preso una decisione e dovevo rispettarla. Tenere il diario online mi ha aiutato».

La madre ha raccontato ironicamente tutto lo sciopero, giorno per giorno, sul suo blog “Crazy Working Mom: Diary of a mother on the brink of snapping!”, ed ha invitato altre madri a seguire il suo esempio.

Alla fine ha dichiarato vittoria sull’indolenza delle figlie, le gemelle Olivia e Peyton di 12 anni e Quinn di 10 anni. Dopo 6 giorni di piatti accumulati nel lavandino e vestiti non lavati finalmente hanno capito ed hanno pulito la casa.
“Se l’avrei immaginato? Assolutamente no. È stato fantastico”, ha detto la mamma in sciopero intervistata in un talk show televisivo. Nel frattempo, la sua storia ha raggiunto i media di tutto il mondo, numerose donne, non soltanto dal Canada e dagli USA, ma anche dall’Europa hanno mostrato solidarietà alla donna e l’hanno sostenuta durante questo periodo.

redazione