L’inclusione sociale e le due ruote: la “mototerapia” di Vanni Odderra

Il vento tra i capelli e l’adrenalina che aumenta così come aumenta la velocità: potremmo descrivere così l’emozione di un giro in moto. Emozioni che per alcuni si trasformano da passione a lavoro, proprio come è successo a Vanni Odderra, campione di motocross. Ligure di origine, ha coltivato con sacrificio la sua passione, diventando uno dei migliori freestyler del mondo. Ma giunto all’apice della sua carriera, ha deciso di restituire un pò della fortuna ottenuta agli altri. Nasce così la “Mototerapia” per regalare giornate di gioia a persone e bambini disabili.

Galeotto fu l’incontro con un taxista a Mosca nel 2009, dove si trovava per un esibizione. “Mi preparo e mi metto in tasca un po’ di banconote, pronto a godermi una mega festa. Prendo un taxi e appena salgo sento una puzza orrenda. Infastidito, mi sporgo in avanti e vedo che il taxista non ha le gambe. Guida con l’aiuto di aggeggi sul volante ed è difficile per lui scendere per fare la pipì, ma anziché fare l’elemosina lavora. In quell’attimo capisco che io ho tutto, altri quasi nulla“. Così racconta Vanni Odderra, ripercorrendo le tappe di quell’incontro che gli ha cambiato per sempre la vita.

Tornato in Italia decide di contattare un suo amico che lavora in una casa per ragazzi disabili ad Acqui Terme. Ed ecco nascere la “mototerapia”. Durante i suoi show, inizia a fermarsi più a lungo per portare in moto chiunque voglia provare e gli appuntamenti si susseguono sempre di più. Oggi Vanni fa circa, 50 date all’anno tutte gratuite, aiutato dal suo gruppo di amici, i “DaBoot”, altri 20 ragazzi motociclisti come lui, impegnati nella mototerapia. L’iniziativa è arrivata anche in Spagna, Russia, Uruguay, Messico e Colombia, Paesi dove ha fatto spettacoli di freestyle e ha diffuso la mototerapia tra i suoi colleghi.

Disabili, down, malati, tutti possono salire sulla sua moto e provare l’ebrezza di sentirsi liberi e cullati dal vento. “La moto è libertà, ma non è alla portata di tutti. Io sto cercando di farla arrivare a tutti perché è troppo bella e va condivisa”, parola di Vanni Odderra.