Like Me, Like a Joker all’Università di Catania

La serie web made in Catania “Like Me, Like a Joker”, ispirata all’universo DC, pochi giorni dopo la presenza al Catania Film Fest, è stata protagonista di un evento organizzato al Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania (Disum) nella mattinata di martedì 9 aprile 2019 presso il Coro di Notte del Monastero dei Benedettini, sede del Dipartimento. La conferenza/dibattito è avvenuta tra i docenti Alessandro de Filippo (Cinema, Fotografia e Televisione) e Davide Bennato (Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi), il regista e showrunner della serie, Bruno Mirabella, con la partecipazione del pubblico in sala, composto da studenti e non solo, e di membri della troupe e del cast. 

Tema principale dell’evento e della conversazione: la capacità di adattare un immaginario globale, quale quello dell’universo dei fumetti di Batman, a un contesto locale, che è quello della città di Catania, trasfigurata in una realistica e oscura Gotham City. Da qui la parola glocal, o glocale. 

Ciò può essere di interesse per gli studenti sia dal punto di vista prettamente audiovisivo che territoriale, dato che la serie svolge un ruolo di promozione territoriale di Catania e della Sicilia tramite le location usate per le riprese e visibili negli episodi, dal Castello di Nelson a Bronte al Castello Ursino a Catania, dal cimitero monumentale al centro fieristico Le Ciminiere, (dove è stato presente il professore Bennato per un cameo nella nuova stagione) e soprattutto lo stesso Monastero dei Benedettini, mostrato in anteprima in uno sneak peek del secondo episodio in uscita e nel trailer. 

Si è parlato anche del fenomeno delle serie web e della genesi del progetto, in particolare della dimensione del rapporto diretto con i fan, col bacino di utenti che interagisce commentando le puntate e seguendo il backstage sia sulla piattaforma Youtube che sui social media. L’uso e l’analisi di tutti questi mezzi è fondamentale per la formazione pratica, oltre che teorica, degli studenti della facoltà di Comunicazione, i futuri comunicatori che devono collocarsi sul mercato e che possono usufruire dell’opportunità di un periodo di tirocinio all’interno della troupe convenzionato con l’università. 

Claudia Ruiz