Levante e Diodato lontani in amore, vicinissimi a Sanremo

La love story tra Levante e Diodato non è passata inosservata a dei curiosi pettegoli come noi, in questa settimana di amore e musica speriamo tanto che la fiamma tra i due ricominci ad ardere. 

A pochi mesi dalla loro rottura ufficiale e la pubblicazione del disco di Levante, i due tornano a calcare lo stesso palco dell’Ariston.

I malevoli direbbero che i due si evitano come la peste, d’altronde Claudia non ha fatto intendere diversamente nella canzone “Antonio” contenuta in Magmamemoria, ultimo album dell’artista. Al settimanale “Chi” in un’intervista però dichiara: “Al contrario di quello che taluni si stanno divertendo a raccontare, io e Antonio siamo in ottimi rapporti”, ha chiarito Levante. “Non solo ci siamo scritti, ma ci siamo anche visti a settembre e di recente. La sua presenza, in un certo qual modo, mi fa stare più tranquilla e le guerre non hanno mai fatto per noi”, ha aggiunto la cantante.

Per entrambi è un momento professionale importante, da un lato Levante ha alle spalle un album che raccoglie consensi singolo dopo singolo che l’ha portata a riempire il Mediolanum Forum di Assago, oltre ad una partecipazione a Sanremo del tutto inaspettata. 

La canzone portata in gara “Tikibombom”, una parola senza senso, nasconde l’urlo stanco di chi vive quotidianamente la discriminazione perché ultimi e “diversi”. Si parla di omosessualità, di razzismo, di cliché di genere, l’innovazione di questo brano sta nel messaggio, al classico “non sei solo” si sostituisce un più realistico “ce la farai anche se sei da solo”, perché spesso bisogna prima combattere contro noi stessi e farsi forza da soli.

Siamo il vento e non la bandiera, siamo noi.

Noi, siamo gli ultimi della fila

Siamo terre mai viste prima, solo noi

Diodato, dal canto suo, sale sul palco di Sanremo con una canzone “Fai rumore”, scritta in collaborazione con Edwyn Roberts, un brano che invita ad abbattere i muri dell’incomunicabilità, a farsi sentire, a non soffocare nel silenzio delle incomprensioni, del non detto, dove muore ogni umanità. È un atto di ribellione che ha l’amore come finalità, nel senso più ampio possibile. Diodato ha inoltre ricevuto il premio Lunezia per il testo di “Fai rumore”. Secondo il critico musicale Dario Salvatori, membro della Commissione del riconoscimento: “Diodato sembra suggerire l’arte del conversare smooth. Riproporsi in amore è quasi un gesto dovuto. Ma non avvicinatevi troppo e cercate il contatto visivo senza esagerare. Nessun imbarazzo. Un intonarumori sussurrato”. Diodato si dimostra ancora una volta il principe delle parole che sussurrano al cuore, che ti fanno stare bene anche se struggenti e toccanti. 

Per quanto io fugga, 

Torno sempre a te

Che fai rumore qui,

E non lo so se mi fa bene, 

Se il tuo rumore mi conviene…

Il brano fa parte del nuovo progetto discografico dell’artista in uscita il 14 Febbraio. “Che vita meravigliosa” è una fotografia realista di un vissuto fatto di passioni e fragilità, amori, solitudini, cadute e rinascite, il nuovo lavoro di Antonio si contraddistingue anche per uno sguardo attento alla società, ai rapporti tra esseri umani, alle barriere invisibili che caratterizzano il nostro tempo. 

Riuscirà la musica ad unirli ancora una volta? A noi sicuramente faranno scendere qualche lacrimuccia!

Claudia Ruiz