Credits: Guido Guidi

Le Ripetizioni: Giulio Mozzi all’esordio per sconvolgere il Premio Strega

 Il nostro viaggio alla scoperta dei candidati al Premio Strega quest’oggi continua con il romanzo “Le Ripetizioni”. Giulio Mozzi esordisce a sessant’anni con il suo primo romanzo “Le ripetizioni” edito da Marsilio Editori. La scrittura dell’opera, però, inizia nel lontano nel lontano 1998, attraverso decenni e periodi di vita differenti. Da segnalare la sua esclusione dal Premio Strega Giovani, a causa del finale considerato non adatto ad una lettura dei più piccoli.

Probabilmente, proprio a causa del lungo periodo di scrittura, l’opera risulta essere molto lunga, ma nonostante ciò avvolgente.

Le Ripetizioni racconta la storia di Mario, un uomo abituato ad inventare storie, distaccato e non interessato alla realtà dei fatti, tantomeno alla verità. Nella vita di Mario appaiono diversi personaggi, tutti collegati tra loro e soprattutto alla tripla vita condotta dal protagonista.

Mario infatti ha davanti a sé la futura sposa Viola, ma alle sue spalle vede allo stesso tempo Bianca, ex-moglie, da cui è arrivata (forse, non è certo) la piccola Agnese. Nonostante il legame con Viola, però, Mario non chiude la porta in faccia a Bianca nel momento del bisogno, intrecciando a più non posso le molteplici vite. Ciliegina sulla torta è la relazione con Santiago, ragazzo di cui Mario è succube, atto a svolgere un’attività sessuale estrema, riponendo il significato e soprattutto l’equilibrio della propria vita a particolari fotografie. Insomma, non mancano i colpi di scena. Il personaggio di Mario, inoltre, può apparire probabilmente egocentrico, forse a causa della costante ricerca del ricordo infantile che lo perseguita.

Il focus del libro è la ripetizione del protagonista nel tentar di ricostruire un ricordo d’infanzia, attraverso una ricerca mentale ed emozionale. Il viaggio, tuttavia, si lega al presente, sfociando nell’attualità più realistica, intrecciando tra loro il significato poetico della ricerca, alla perenne caratteristica umana del “ripetere” qualcosa, sia positiva che negativa.

I più potrebbero aspettarsi un romanzo “pesante”, dettato da un procedere irrealistico, sensoriale e astratto. Ma non è affatto così. Ai pensieri del protagonista, infatti, si affiancano il Bene ed il Male, presenti nell’essere umano, che si differenziano grazie alla violenza. La violenza, infatti, è un tema altrettanto presente nel romanzo e lo è senza filtri, soprattutto riguardo la sfera sessuale.

L’obiettivo de “Le ripetizioni” probabilmente è quello di dimostrare in primis che il male esista in ogni essere umano, ovviamente in maniera ponderata a seconda dell’individuo. Oltre ciò, il male non è per forza giustificato, poiché appunto è parte integrante dell’essere umano.

“Le ripetizioni” si candida a pieno titolo ad essere un’opera pronta a sconvolgere il lettore, sbattendo parte della verità sull’essenza umana che spesso preferiamo celare.

Paride Rossi