La poesia di Milan Rai e le sue mille farfalle bianche

Capita, a volte, di guardare un foglio bianco e pensare a cosa ci si potrebbe scrivere sopra, a cosa disegnare, a come trasformarlo, scarabocchiarlo, sporcarlo. E, invece, basta che ti si posi un’idea sulla spalla e cambia tutto quanto, sposti via i colori e le penne, le lettere che vorresti scrivere diventano segni, tratti che si librano per diventare ali.

Milan Rai, artista nepalese classe 1985, si è lasciato conquistare da una piccola farfalla bianca che, in un giorno come tanti, si è posata su un suo pennello, mentre dipingeva, a ricordargli che l’arte ha ali piccole e sottili con cui poter volare in tutto il mondo, per i vicoli, le strade deserte, le piazze affollate e i terreni bagnati dalla pioggia dove si sbriciolano i passi veloci di piedi scalzi. Il tempo di un battito d’ali e nella testa di Milan tutto diventò più chiaro, sarebbe bastato un foglio bianco e un paio di forbici per dare forma a qualcosa di elementare, ma riconoscibile. Insomma, tutti noi almeno una volta ci siamo fermati a guardare una farfalla e sentirci addosso un senso di innocenza, un desiderio disarmante di vivere liberi e puri.

Milan Rai non si è lasciato sfuggire la sua idea e così nel novembre 2013, decise di coprire con farfalle di carta due tronchi d’albero morenti nei quartieri di Naxal e Kupondole a Kathmandu. Nel giro di qualche mese, le sue farfalle divennero il simbolo della lotta contro la decisione di far abbattere un migliaio di alberi per costruire una tangenziale.
Cariche di un leggero messaggio di speranza, senza mai stancarsi, le loro ali le hanno guidate lontano. Prima in piazza Taksim, in Turchia, teatro di moltissime proteste iniziate nel 2014, poi in Germania e ad Atene per essere “madrine” della Giornata Internazionale della Pace, fino a New York, per farsi notare da qualche passante distratto tra gli alberi di Central Park. Il progetto “White Butterfly” ha trovato le finestre spalancate in molti orfanotrofi ed ospedali, ha dato voce a tutti quelli che a Baluwatar volevano giustizia per numerosi casi impuniti di violenza contro le donne e così si sono messi a ritagliare delle farfalle da attaccare in ogni angolo della città, proprio per pulire le strade dalla violenza sudicia, per incitare a pulire la propria coscienza e ottenere una giustizia vera.

Il 1 ° anniversario del devastante terremoto, ho invitato tutti a diffondere 9.000 farfalle di carta bianca,ognuna delle quali rappresenta le preziose vite che abbiamo perso. Oltre trecento persone per lo più studenti e giovani hanno partecipato .Attraverso le ali della farfalla bianca, abbiamo voluto trasformare non solo i luoghi distrutti, ma anche il cuore e l’anima per essere riempita di amore e di pace. Sulla scia immediata del disastro, il mondo ha visto il nostro dolore, le nostre lacrime, ma cosa più importante, il mondo ha visto la nostra unità; il nostro stare insieme per ricostruire la nostra nazione”.

Queste sono le parole di Milan Rai che quest’anno, in occasione del primo anniversario del devastante terremoto in Nepal, ha voluto posare, con la complicità dei cittadini, le sue farfalle lungo i viali dei luoghi che furono colpiti. E nello stesso periodo, dopo gli attentati a Bruxelles, la gente ha dato luce ad uno stormo di farfalle bianche lungo le pareti della Borsa della città. Un messaggio poetico che ha viaggiato tanto, senza smettere mai di crescere e di essere letto da punti di vista diversi, ma mai troppo lontani.

Le sue farfalle hanno radunato i popoli più lontani attorno al fuoco caldo dell’umanità e hanno mostrato al mondo che l’innocenza è la forza meno fragile e più pungente per ricordarci di quanto amore siamo capaci. Una volta Milan venne invitato in una scuola materna di New York per mostrare le sue creazioni e in questa  occasione, appese migliaia di farfalle bianche sui tronchi degli alberi e sulle pareti.
Purtroppo, durante la notte tutte quelle farfalle sono state spazzate via dal vento e i bambini cominciarono a fantasticare su dove fossero volate, immaginando verso quale luogo lontano sarebbe continuata la loro storia. E per voi? Dove sono finite le vostre farfalle?

Alessandra Nepa