Alice Pasquini, in arte AliCé, è un’artista contestuale italiana molto apprezzata e che ha raggiunto negli anni fama internazionale. Le sue opere capeggiano sui muri di tutto il mondo da Parigi a New York, da Melbourne a Madrid.
Tra le mostre più belle dell’artista italiana c’è quella del 2017 a Madrid. Il titolo scelto per la mostra è Nothing Lost, in cui Lost si riferisce alla nuova vita che AliCè dà ad oggetti dimenticati, ormai privi di un valore apparente.
Proprio come in natura: “Nulla si crea e nulla di distrugge, ma si trasforma”, allo stesso modo Alice ricompone l’essenza di questi oggetti, trasformandoli in opere d’arte, restituendo loro una collocazione nel mondo.
Si tratta di oggetti di uso comune, dal pezzo di carta al mobile ormai vecchio e usurato, che si rinnovano e diventano una tela su cui l’artista lavora.
Laureata all’Accademia delle Belle Arti di Roma, ha fin da subito saziato il bisogno di comunicare la sua essenza al mondo, lasciando sui muri il suo messaggio. L’arte contestuale vuole colpire il passante, che preso dalla sua vita e dai suoi pensieri, improvvisamente si ritrova di fronte ad un’opera d’arte.
Ciò lo indurrà a riflettere e a sintetizzare il messaggio secondo la propria esperienza e secondo il filtro della propria sensibilità.
In questo modo piccoli angoli delle città si rianimano di un nuovo valore e di una nuova bellezza, ed è proprio ciò che AliCé tenta di fare, comunicare per le strade il suo pensiero, la sua necessità di artista di esprimere se stessa.
Temi ricorrenti della sua arte sono i sentimenti umani, le emozioni universali ed è solita ritrarre soggetti femminili.
Le protagoniste dei suoi lavori sono indipendenti e l’azione ruota intorno ad esse. Le sue eroine, con un linguaggio simbolico e ricco di sfumature, sembrano uscire dalle mura per affermare la loro personalità e allontanare quelle visioni sessiste che ancora sussistono.
Per Alicé, un intervento urbano comporta uno studio dell’ambiente, e un’attenzione particolare è rivolta alle persone che vivranno con la sua arte, la quale continuerà a vivere con la città ed a subirne l’evoluzione del tempo che passa.
Dal punto di vista tecnico è riconoscibile l’uso di colori complementari, un contrasto tra caldo e freddo, che danno impatto e ricreano un gioco di luce e ombra. Fattore determinante è la luce. Altro segno distintivo è l’uso di un tratto spezzato.
Il lavoro di AliCè non si esaurisce per le strade del mondo, ma continua nella privacy e nella riflessione del suo studio. Lontana dalla caotica vita in strada, si dedica alla realizzazione di pezzi che mantengono un notevole pregio artistico, rispecchiando quel tratto personale e riconoscibile che si riscontra nei suoi lavori in giro per il mondo.
Ciò che ha contribuito alla consacrazione di Alice Pasquini nel panorama dell’arte contemporanea, oltre alla scelta consapevole di creare il nuovo dal vecchio, c’è lo sviluppo di diversi filoni di ricerca.
La ricerca urbana e antropologica che AliCè medita per restituire dignità ad un muro di quartiere o il donare nuova vita ad un oggetto mediante l’arte, rendono AliCè un’artista affermata e ricercata a livello globale.
Numerosi sono i privati, in tutto il mondo, che richiedono un suo intervento artistico, ma probabilmente, resta di forte impatto emotivo, scoprire mentre si cammina per strada una sua opera. Soffermandosi a guardarla, si codificherà un messaggio personale, che imprimerà nella nostra mente quel luogo e diventerà un ricordo.