La Veggente di Dülmen. Un caso straordinario è quello di una suora tedesca, Anne Katharina Emmerich, la quale parlava con figure celestiali, sopravvisse senza nutrirsi per 10 anni ed ebbe le stigmate. Nata nel 1774, Anne entrò in convento a Dülmen nel 1802, quando aveva già cominciato a sanguinare da un cerchietto di piccole ferite intorno alla testa. Successivamente le si formarono le stigmate sulle mani, sui piedi e sul fianco, mentre sullo sterno le apparve una doppia croce larga circa 3 centimetri. Una commissione, composta principalmente da protestanti e medici e scienziati agnostici, la tenne in osservazione per diversi anni senza scoprire prove di frode.
Le stigmate cessarono di sanguinare con regolarità, ma le visioni della donna fecero scalpore. Ella affermava di viaggiare a ritroso nel tempo, assistendo alla vita di Gesù che arricchiva di dettagli inediti. ll poeta e romanziere tedesco Clemens Brentano pubblicò nel 1833 un libro, “La dolorosa Passione di nostro Signore Gesù. Cristo secondo le meditazioni di Anne Katharina Emmerich”, che ne raccoglieva le rivelazioni; il volume fu bene accolto dal pubblico, ma bollato dalla Chiesa, che non tollerava che una suora fornisse informazioni mancanti nelle Scritture. Gli studiosi scoprirono poi che delle annotazioni contenute nei voluminosi appunti di Brentano, solo pochissime erano attribuibili alla Einmerich.
Nel 1981, i sostenitori di Anne Katharina Emmerich riuscirono a far prevalere nella Chiesa la tesi che la suora non dovesse essere giudicata sulla base di testi che La suora non aveva scritto. Così, dato che le sue stigmate erano ritenute autentiche e c’erano testimonianze che era vissuta un decennio nutrendosi esclusivamente di acqua e di ostie consacrate, e astenendosi da qualsiasi cibo fino alla morte, avvenuta nel 1824, si giunse finalmente all’apertura del processo di beatificazione.