Il loro tratto distintivo è la suola rossa, che le rende inconfondibili: stiamo parlando delle scarpe di Christian Louboutin. Le sue creazioni sono state amate e indossate da molte donne. Per celebrare il suo lavoro, a Parigi è stata inaugurata una mostra che dal 26 febbraio al 26 luglio permetterà ai visitatori di entrare in contatto con la sua arte.
La mostra è pensata su dieci stanze e il fine è quello di raccontare i momenti salienti della sua produzione. Il percorso approfondisce le fonti di ispirazione, i riferimenti, le passioni e le collaborazioni tra cui quelle con David Lynch, con Blanca Li, con Lisa Reihana e con i maestri delle vetrate artistiche della Maison du Vitrail. L’esposizione, dal titolo “Christian Louboutin: the Exhibition[ist]” si tiene a Palais de la Porte Dorée. La location non è casuale infatti la storia dello stilista è legata proprio a questo edificio.
Christian ha infatti raccontato che quando aveva circa 12 anni era rimasto affascinato da questo edificio gioiello dell’Art Deco. Il ragazzo frequentava spesso questo luogo che ospitava il Museo nazionale delle arti dell’Africa e dell’Oceania e l’Acquario tropicale di Parigi. Nello specifico Louboutin rimase colpito da un cartello che invitava le donne a non calpestare i mosaici. Il divieto era rappresentato dal simbolo di una scarpa. Questa scarpa rimarrà nel cuore di quel bambino che da grande la utilizzerà per creare Pigalle, la sua celebre decolleté nero lucido con suola rossa.
La mostra stessa inizia con l’immagine che ha ispirato l’artista e lui stesso firma:
La mia ossessione arriva da questo disegno…dal quale tutto ha avuto origine.
La sala successiva è caratterizzata dalla produzione dei primi anni: si tratta di tutte quelle scarpe create nel primo atelier e non ancora caratterizzate dalla suola rossa. La sala del tesoro ha al centro una piramide all’interno della quale sono riportate tutte le sue più iconiche calzature. Si riescono a scoprire numerosi aneddoti legati alle sue opere: per esempio il modello Lady Grès è ispirato ai turbanti della stilista Madame Grès, Puebla deve tutto alle bambole Kachina, o che in un sabot si può trovare anche qualcosa dell’atleta Usain Bolt. Ivi si trovano anche le scarpe realizzate per l’ultima sfilata haute couture del 2002 di Yves Saint Laurent.
Vi è poi un’intera sala dedicata alle decolté nude; un’altra che mostra invece gli strumenti del mestiere e fa vedere come nasce una scarpa; un’altra ancora pensata come un salotto della nonna tutto da scoprire. L’ultima è sicuramente quella più originale: vi sono infatti tutte le creazioni degli artisti che hanno ispirato Christian Louboutin. In una sorta di museo immaginario, il visitatore avanza tra souvenir del Museo delle arti dell’Africa e dell’Oceania e oggetti d’arte come porcellane Wedgwood e scatole di Joseph Cornell.
Un percorso affascinante che permette di conoscere questo eccentrico stilista che ha saputo fare di una suola rossa il centro del suo mondo. Sicuramente è una mostra consigliata per le amanti delle scarpe, che letteralmente impazziranno.