La porta dell’inferno esiste ed è in Turkmenistan

In Turkmenistan esiste un luogo famoso per essere soprannominato “La Porta dell’Inferno”. Si tratta di un cratere di origine artificiale nato nel 1971 a seguito di un incidente causato da una fuga di gas proveniente da un giacimento sotterraneo situato sotto la voragine creata dai lavori per la ricerca del petrolio e di altri combustibili.

Negli anni ’70 il governo locale, nel tentativo di ricercare nuovi pozzi petroliferi, effettuò numerosi sondaggi nella zona e durante una di queste perforazioni accidentalmente provocò una fuga di gas. Si pensava inizialmente che la fuga non fosse notevole e al fine di contenerla, evitando un disastro ambientale ancora peggiore, con il rischio di intossicare la popolazione residente a causa dei gas sprigionati, si decise di incendiare il giacimento. Tuttavia, al contrario delle previsioni elaborate, il pozzo brucia ininterrottamente da quasi cinquant’anni creando uno spettacolo spaventoso ed allo stesso tempo affascinante! Infatti, nonostante la notevole perdita economica dovuta allo spreco di gas naturale, la Porta dell’Inferno, come è stata ribattezzata, è diventata una vera e propria attrazione turistica che spinge centinaia di visitatori, tramite tour organizzati, ad effettuare delle visite del cratere. Molti di questi turisti hanno postato foto o video delle loro escursioni, aumentando l’interesse e la curiosità per il sito che ad oggi risulta uno dei più ricercati di tutta la zona.

Nel 2010 il governo turkmeno ha deciso di chiudere il cratere al fine di evitare un ulteriore spreco di gas naturale o comunque di adottare le misure necessarie per limitare la perdita di materiale. Tra le varie curiosità che girano intorno alla “Porta dell’Inferno” una in particolare riguarda il piccolo villaggio che si trova nei pressi del sito. Il nome di questo paesino è Derweze che in lingua locale signifca “Porta”. Una semplice coincidenza o un destino prestabilito? Fate voi le vostre conclusioni a questo punto!

Fulvio Mammana