Il libro di chimica impolverato, rimasto sulla mensola dagli anni del liceo, sarà impallidito almeno quanto molti di noi quando dal mondo della chimica sono giunte delle notizie disarmanti.
La settima riga della tavola periodica è stata finalmente completata con l’aggiunta di 4 nuovi elementi, dalla natura stravagante almeno quanto il nome, la cui scoperta è stata annunciata giusto qualche giorno fa.
Ununtrium (Uut, elemento 113), ununpentium (Uup, elemento 115), ununseptium (Uus, elemento 117) e ununoctium (Uuo, elemento 118) sono i nuovi super-elementi rimasti a lungo nascosti tra le pieghe della materia. Si tratta di metalli pesanti che rimangono stabili per intervallo terribilmente brevi e questo ha reso enormemente più ardua la loro caccia.
Sebbene la sensazionale scoperta sia giunta a noi profani solo oggi, gli studi che vi hanno condotto gli scienziati si sono svolti tra il 2002 e il 2010, grazie ad un bel po’ di energia ed un acceleratore di particelle.
I nostri “fantastici quattro”, infatti, non sono comuni elementi presenti in natura, ma vengono prodotti artificialmente dal decadimento di altri elementi. Gli elementi 115, 117 e 118 sono stati scoperti da un team di scienziati russi ed americani, mentre il primato per la scoperta dell’elemento 113 è stato concesso ad un gruppo di studiosi giapponesi del IKEN Nishina Center for Accelerator-Based Science.
Scoprire un nuovo elemento è qualcosa di grandioso, ma la storia non è certo finita qui! Entrambi i gruppi di ricerca, infatti, hanno annunciato di voler indagare ancora sui misteri della natura nascosti da atomi ed elettroni e chissà che da qui a qualche anno non abbiano delle novità per noi.