La Lady in red di Mervyn O’Gorman: pioniere della fotografia a colori

“Le fotografie possono raggiungere l’eternità attraverso il momento”, probabilmente Henri Cartier-Bresson aveva ragione la fotografia è in grado di raccontare un attimo e di rendendolo simbolo di un tempo passato.

Mervyn O’Gorman, capo dello stabilimento aereo reale a Farnborough durante la prima guerra mondiale, eccellente ingegnere, patito per l’aeronautica, l’ha fatto e per questo è rimasto nella storia. Mervyn, appassionato di fotografia, fu uno dei pionieri delle fotografie a colori.

Le foto che vi mostriamo sono datate 1913, anno in cui la fotografia a colori muoveva i primi passi, e vedono come soggetto la figlia Christina in atmosfere surreali e oniriche che ci trasportano direttamente nella mente creativa e fantasiosa di Mervyn O’Gorman. Realizzate per la maggior parte sulle spiagge di Lulworth Cove, nella regione inglese del Dorset, le immagini rivelano una tecnica brevettata nel 1903 dai fratelli Lumiere, l’autocromia: essa permetteva al pubblico di realizzare in autonomia le proprie foto a colori, rivoluzionando il campo della fotografia.

Il rosso, indossato da Christina in tutte le immagini, ha lo scopo di guidare lo sguardo dello spettatore verso il soggetto principale; d’altronde un ingegnere come O’Gorman non poteva lasciare nulla al caso. Le fotografie di O’Gorman hanno riscosso un notevole successo in quegli anni premettendogli di comparire nelle prime mostre di fotografia a colori di quell’epoca.

Claudia Ruiz