La giungla degli affitti italiani

Come fanno i “mammoni” ad uscire di casa?

L’Italia è famosa per tante cose: buon cibo, arte e cultura. Ma soprattutto, siamo conosciuti in tutto il mondo per essere dei “mammoni”. Ovvero quei giovani che sono così tanto legati alla mamma che non hanno intenzione di andarsene di casa. Ma è davvero quello? E’ solo colpa della mamma se i ragazzi non se ne vanno di casa? Non è proprio così.

Nel Bel Paese è difficile uscire di casa soprattutto per le poche risorse economiche che un giovane può tenere a disposizione. Considerando che in genere in Italia una laurea magistrale si finisce intorno ai 24/25 anni, se aggiungiamo anche un master o un dottorato sono altri due anni. Durante il percorso di studi non sempre tutti riescono a lavorare, di conseguenza non tutti possono contare sui propri risparmi per affittare una stanza o un appartamento proprio.

Inoltre, i giovani sono spesso impegnati in stage e tirocini che non sempre prevedono una remunerazione. Secondo la legge italiana, infatti, gli stage curriculari non prevedono l’obbligo di retribuzione, mentre per quelli extracurriculari il compenso minimo fissato ammonta a circa 300€ al mese. Quindi o sottopagati, o peggio non pagati. Senza uno stipendio degno come mai potranno diventare indipendenti i nostri giovani?

Nel nostro paese non è facile uscire di casa con le risorse a disposizione. Secondo le ultime rilevazioni Eurostat, nel 2021 in Italia l’età media in cui i giovani hanno lasciato la casa dei genitori è stata 29,9 anni. Questo dato è quasi “vergognoso” se lo confrontiamo con la media europea (26,5 anni) o con i dati di paesi come la Svezia e la Finlandia, dove i giovani vanno a vivere da soli rispettivamente a 19 e 21,2 anni.

Oltre al problema dello stipendio c’è anche il problema dell’affitto. Affittare una casa, o ancora meno, una stanza in alcune città italiane sta diventando veramente impossibile. E un giovane con uno stipendio misero non può permetterselo.

Alcuni esempi, a Roma un prezzo medio di una casa in locazione è 995€ al mese. A Bologna è 918€, a Napoli 836€, a Torino 550€ e a Palermo 588€. Di conseguenza, un tirocinante che guadagna all’incirca 300/400 € al mese è costretto a rimanere a casa con i genitori dopo la laurea. Potendo così lavorare e risparmiare senza dover spendere in affitto e bollette.

E voi, cosa ne pensate? Quanti sono già andati via di casa e quanti si identificano nello stereotipo italiano di “mammoni”?

Francesca Billi