Erroneamente si crede che la calvizie sia un problema tipicamente maschile, ma secondo recenti studi negli ultimi anni è diventata una questione anche femminile: circa una donna su quattro ne soffre.
Primi sintomi e causa
Due campanelli di allarme che lascerebbero presagire l’inizio di questo problema sono la caduta copiosa dei capelli nell’area centrale e in quella frontale e il loro progressivo assottigliamento. Se in passato si credeva che l’origine di questo problema fossero gli eccessivi livelli di ormoni maschili, oggi sappiamo con certezza che le cause sono ben altre. Tra queste rientrano per esempio lo stress, una predisposizione ereditaria, trattamenti cosmetici eccessivi, menopausa, disturbi e carenze alimentari, squilibri o modificazioni ormonali, come in seguito alla gravidanza. Secondo il dott. Mauro Conti, direttore scientifico di Hairclinic centro specializzato in Medicina Rigenerativa Multidisciplinare applicata alla cura della calvizie:
Il vero problema, piuttosto, è da ricercarsi nelle zone del cuoio capelluto che sono ipersensibili al diidrotestosterone (DHT), un ormone derivato dal testosterone, che tende a indebolire, rimpicciolire e chiudere i follicoli impendendo la crescita dei capelli.
Nel cuoio capelluto soggetto a calvizie è stata riscontrata inoltre una quantità anomala di una proteina chiamata Prostaglandina D2 che inibirebbe la crescita del capello, contrastando la Prostaglandina F2 alpha che invece ne favorisce lo sviluppo.
Soluzioni per alleviare il problema
Il dottore Conti e la clinica Hairclinic propongono differenti cure a seconda dei singoli casi. L’attenzione per il paziente è massima e si indagano le cause della calvizie procedendo con un’accurata analisi genetica, ormonale e della Membrana Cellulare. Ad oggi ci sarebbero tre possibili modalità di intervento per risolvere questo problema:
Uno di medicina rigenerativa inclusiva, cioè l’uso di cellule del paziente che, iniettate, spengono l’infiammazione e portano maggiore ossigenazione favorendo la ricrescita dei capelli; una terapia nutraceutica mirata a ciò che effettivamente manca al singolo paziente (non una fiala standardizzata e uguale per tutti); infine, farmaci topici, come gel da applicare al cuoio capelluto e a base di anti-androgeni, quindi ormoni che riportino un equilibrio generale in caso di scompenso
Oltre ai capelli c’è di più
Indubbiamente questa problematica può causare disagi alle persone interessate e fare delle analisi per trovare una soluzione al problema è sicuramente un passo fondamentale. Prima di tutto però occorre condurre un accurato lavoro alla ricerca della serenità e un processo di accettazione, soprattutto perché in alcuni casi la calvizie rappresenta una condizione permanente e irrisolvibile. Per quanto i capelli possano essere una parte importante nell’estetica di una persona, bisogna sempre ricordarsi di essere sostanza prima che apparenza! Per sentirsi maggiormente a proprio agio si può poi ricorrere ad alcuni stratagemmi per cercare di camuffare questa mancanza. Un buon modo potrebbe essere quello di iniziare a indossare turbanti, fasce e foulard, che sono accessori di gran moda e tendenza negli ultimi anni.
Potrebbe anche essere d’aiuto seguire sui social persone che hanno questo problema che danno consigli e trucchetti per imparare a convivere con questa situazione. Per esempio, vi consigliamo la giovane ed energica Virginia Longo, nota su Instagram come Ginnnnnnnnn; sul suo profilo troverete consigli di moda & beauty, interessanti spunti di riflessione e il racconto della sua vita.