Intervista all’Uomo Gatto – L’eroe di Sarabanda

Gabriele Sbattella, in arte “Uomo Gatto“. Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare di questo mitico personaggio nato negli studi di Sarabanda, trasmissione che ha caratterizzato gli anni 90 e che ha scritto parte della storia televisiva italiana. Condotta dal simpaticissimo presentatore Enrico Papi, Sarabanda è stata il ring su cui si sono sfidati a colpi di note musicali alcuni tra i più bizzarri concorrenti mai passati per gli studi Mediaset: l’Uomo Gatto, Valentina, La Professora, Tiramisù e molti altri. Un concentrato di simpatia, orecchio sopraffino e, perché no, un po’ di pazzia. In esclusiva per SocialUp abbiamo l’onore di intervistare proprio l’Uomo Gatto, che si è reso disponibile a rispondere a tutte le nostre domande e curiosità.

Ciao Gabriele! Innanzitutto grazie per averci concesso un’intervista. Devo dire che sono molto felice di intervistare proprio te, che sei entrato nelle case di tutti gli italiani con il tuo talento e la tua innata comicità. Ancora ricordo le cene con i miei genitori mentre cercavamo di indovinare assieme a te le canzoni. Io e tutti i lettori di SocialUp siamo curiosi di sapere cosa fai nella vita.

Ciao Sergio. Grazie a te e allo staff di SocialUp.it! Cominciamo subito: cosa faccio nella vita ? Il giornalista. Scrivo di sport e di musica. Ogni tanto vado in giro per la mia regione, le Marche e per altre regioni italiane in qualità di testimonial ufficiale del gioco “Siladò la Soluzione” prodotto dalla Orfeo, una azienda della mia regione, un gioco che ricalca la trasmissione televisiva nella quale ho cominciato.

Parliamo quindi di SaraBanda, vero? A tal proposito, molto spesso hai concesso interviste in cui si parlava di un ambiente non troppo sereno dietro le quinte del programma. Questo come ha influito su di te? Come si svolgeva una giornata di registrazione televisiva?

Una giornata di registrazione televisiva iniziava nel primo pomeriggio quando venivamo prelevati dall’albergo e portati agli studi dove il programma veniva realizzato. Purtroppo c’erano dei concorrenti con zero conoscenza musicale, zero presenza scenica e 100 per cento di arroganza che venivano aizzati a darmi addosso … comportamenti poco corretti che nessuno e dico nessuno meriterebbe. Non ho altro da dire in merito.

Il tuo “regno” a Sarabanda è durato per ben 80 puntate, durante le quali hai mostrato abilità e memoria fuori dal comune: qual è stato il segreto del tuo successo? Hai sempre mostrato particolari doti per la musica?

Io sono rimasto sempre me stesso, non mi sono mai montato la testa come tanta gente mi ha accusato. Se c’è una cosa che mi ferisce e mi addolora è che io vengo additato da molta gente come la rovina del programma. Non è assolutamente vero anche perché la causa della fine è da cercare sicuramente altrove e non da imputare al sottoscritto.
Purtroppo, ho il difetto di essere troppo sensibile e sarebbe ora che questi “leoni da tastiera” se la smettessero una volta per tutte. Mi viene da dire che quando Umberto Eco ha detto che i social danno la parola a legioni di imbecilli aveva pienamente ragione.
Io ascolto musica da quando avevo 2 anni e mezzo e non ho mai e poi mai ricevuto alcun tipo di suggerimento. Per andare avanti non solo in televisione ma anche nella vita bisogna fare affidamento sulla propria forza e non sugli aiuti da parte degli altri.

Risultati immagini per uomo gattoPochi mesi fa sei stato oggetto di uno degli scherzi più cattivi e, concedimelo, più geniali mai organizzati da “Le Iene”: una finta partecipazione ad una versione albanese di Sarabanda, chiamata “Kappekanga”. Il web è letteralmente impazzito e per settimane non si è parlato d’altro. Che ricordo hai di questo episodio? Conservi ancora del risentimento?

Non me ne abbiate, ma non ho assolutamente voglia di parlare di quell’esperienza. Posso dire che comunque mi ha confermato che qualora dovessi mai essere chiamato per un reality show non parteciperò. Una cosa che comunque mi è rimasta è stata la tappa nella città di Medjugorje, un luogo dove c’è una grande atmosfera di pace. Non dimenticherò mai anche le palazzine delle città della Bosnia-Erzegovina con i segni della guerra e tutti quei piccoli cimiteri dove sono seppellite le vittime di quell’assurdo conflitto che ha insanguinato i Balcani alla fine degli anni ’90. Questo che ho visto mi ha fatto riflettere molto. La gente (io compreso) si arrabbia per tanto poco quando invece dall’altra parte del Mare Adriatico c’è chi, per colpa del fanatismo e del delirio di un manipolo di pazzi ha perso tutto quello che aveva più caro. Comunque, non appena avrò la possibilità, ritornerò a Medjugorie.

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Abbiamo assistito recentemente al debutto musicale di Enrico Papi, con “Mooseca” e al rilascio del tuo primo singolo. Non ti piacerebbe una carriera nel mondo della musica?

Lo scorso 31 Maggio è uscito il mio primo singolo “Samba” una cover di un brano di Don Backy del 1968. E’ stato il realizzarsi di un sogno. A Febbraio a Sanremo, ho incontrato David Marchetti, un produttore musicale che mi ha proposto un progetto musicale e io ho accettato immediatamente. E’ stato come il realizzarsi di un sogno. Per quanto riguarda la televisione, è una caratteristica della mia persona (o personaggio) il non elemosinare spazi in televisione, alla radio, sui giornali. Se mi chiamano vado, viceversa sto bene dove sto. Ho partecipato al video di Enrico Papi e mi sono divertito moltissimo.
Dietro le quinte regnava un atmosfera goliardica e giocosa. Ci siamo fatti delle grandi risate tutti quanti. Era tanto che non mi divertivo così. Mi credete se vi dico che quando sono tornato a casa ridevo ancora ? Sono molto contento che questo singolo di Enrico vada bene. Gli auguro tutto il meglio per il suo futuro televisivo.

Se avessi la possibilità di realizzare un tuo sogno, quale sarebbe?

Il sogno da realizzare ? Imparare a suonare uno strumento e continuare a cantare perché cantare è bellissimo. Sia chiara una cosa. Io non punto a diventare un cantante professionista. Voglio divertirmi, divertirmi e divertirmi e rendere omaggio alla musica che accompagna la mia vita sin dalla più tenera età.

Grazie mille, Gabriele, è stato veramente un piacere intervistarti. Speriamo di rivederti presto in TV!

Grazie a voi, il piacere è stato mio. Un saluto speciale a tutti i fan di SocialUp.it!

Sergio Meloni