Intervista Alberto Zambelli – Lo stilista tra oriente e occidente

Esistono un gruppo di stilisti che negli ultimi anni si stanno imponendo come veri e propri talenti del mondo della moda. Oggi vi presentiamo uno di questi: Alberto Zambelli. Lo stilista  può essere considerato il volto di un rinnovato Made in Italy che, stagione dopo stagione, sta guadagnando il proprio posto nel patinato mondo della moda. Presente ormai da un po’ alle settimane della moda milanesi, Zambelli ha costruito la sua carriera tra il lago di Garda, Milano, Tokyo e Shanghai. Dopo aver frequentato due istituti del settore che gli hanno permesso di acquisire le competenze necessarie, ha lavorato sviluppando le collezioni maglieria del gruppo Itierre per le linee Dolce & Gabbana, Versace ed Extè. Nel 2007 ha vinto il concorso Fashion Incubator indetto dalla Camera della Moda e ha fondato la sua prima maison “Archivio Privato”. Alberto Zambelli non si è limitato all’Italia ma ha deciso di farsi conoscere anche all’estero, soprattutto in Asia, dove vanta di essere il direttore creativo di un sofisticato brand prodotto in Italia e distribuito in esclusiva per il mercato giapponese.

Lo stile di Alberto Zambelli è molto forte, riconoscibile tra tanti, fonde lo stile minimal con dettagli preziosi e materiali nobili. Affascinati dal suo stile, abbiamo deciso di volerlo conoscere meglio.

Da sviluppatore delle collezioni di maglieria per il gruppo Itierre a creatore di un marchio tutto tuo. Quando hai capito che il mondo della moda avrebbe rappresentato il tuo futuro?

La grande passione per questo mondo mi ha sempre spinto più in là e alla mia prima sfilata ho capito che questo sarebbe stato il mio futuro.

In una carriera in continua ascesa l’opportunità di presentare la propria collezione alla Milano Moda Donna non è un vanto per molti. Cosa rappresenta per uno stilista vedere il proprio nome scritto sul calendario ufficiale della Camera Nazionale della Moda Italiana?

Rappresenta una grande opportunità e una visibilità mondiale ma anche una grande responsabilità.

Uno stile minimal, ma allo stesso tempo ricco di dettagli, tessuti svolazzanti e sovrapposizioni. Com’è la donna di Alberto Zimbelli?

Minimal decorativa

Esiste un modello di donna a cui ti sei ispirato per la prossima collezione?

Non mi ispiro mai ad un ideale di donna ma parto sempre da un concetto che poi viene sviluppato nell’intera collezione.

Hai stretto forti collaborazione con i gruppi asiatici in Giappone e Cina. Cosa differenzia l’industria della moda in oriente da quella italiana?

In questo momento l’industria asiatica è in continuo sviluppo ed evoluzione ma l’industria italiana rappresenta ancora l’artigianalità e la qualità nel mondo.

Grazie ai tuoi contatti con l’estero hai avuto modo di confrontarti con altri stili. Cosa rappresenta il Made in Italy nel mondo?

Quello che ha sempre rappresentato, ovvero l’eccellenza.

Da amante del mondo patinato della moda, cosa ami di più di questo affascinante universo e quali sono le zone d’ombra che secondo te lo rovinano?

Amo la creatività orientata a rendere personale il brand e di conseguenza la donna che lo indossa.

“Osservare non è solo guardare, ma farsi portare dove l’immagine vuole condurti”. Dove ci condurrai con la prossima collezione?

Nella prossima collezione vi condurrò in una Versailles contemporanea.

Claudia Ruiz