Intervista ai Marcondiro: “Gli Romani è il nostro nuovo singolo!”

E’ “Gli romani” il nuovo brano della band MARCONDIRO feat. EDOARDO DE ANGELIS, con la partecipazione del produttore TAKETO GOHARA che ha curato il missaggio.

Dopo la pubblicazione del singolo “Le Fate”, omaggio al grande cinema italiano – canzone ispirata dall’omonimo film collettivo del 1966 – il progetto crossmediale di MARCONDIRO prosegue con un brano che conferma la straordinaria capacità della band di saper viaggiare sulle frequenze di più linguaggi artistici, spaziando così tra l’arte della musica, delle parole e delle immagini.

Incuriositi dal progetto abbiamo intervistato i Marcondiro e Marco Borrelli ci ha raccontato curiosità e molto altro della loro musica.

“Gli Romani” è il vostro ultimo singolo. Quando lo avete scritto e perché?

Ho scritto Gli Romani circa 5 anni fa, dopo una domenica passata in giro per la capitale, dove vivo dal 2005. Io sono in parte calabrese ed in parte-nopeo(parafrasando Totò) quindi la canzone è stata composta inevitabilmente con tratti stilistici tipici del mio territorio (la taranta).

Gli Romani è un punto di vista da “uomo del sud”  della gente che vive, visita, muore e attraversa la città di Roma.

La canzone quindi è una dedica al cinema di Fellini.  Qual è il vostro film preferito del regista?

Quasi impossibile rispondere a questa domanda! Ho visto tutti i film di Federico Fellini e li considero geniali ed unici. Forse quelli che più mi sono rimasti impressi sono “Il Casanova”, “La Strada”, ovviamente “Roma”, ma mi fermo, perché rischierei di elencarli tutti! D’altro canto in un messaggio vocale, Vincenzo Mollica, ha definito “Gli Romani” una “canzone felliniana” ed è il più grande complimento che potevano mai farci! Poi detto da lui che conosceva il Maestro, ci onora e riempie di gioia!

In “Gli Romani” c’è la collaborazione di Edoardo De Angelis e di Taketo Gohara. Com’è stato lavorare insieme?

Edoardo De Angelis, rappresenta a mio avviso, la voce della tradizione della canzone d’autore italiana e la parte gentile ed elegante della gente di Roma. Edo (così lo chiamo amichevolmente) ha impreziosito con la sua voce il testo, ma lo abbiamo coinvolto anche nel videoclip nei panni di un senatore dell’antica Roma, personaggio che ho chiesto di realizzare graficamente al disegnatore Sergio Trama.

Taketo Gohara è un grande produttore e tecnico del suono, capace di assecondare le esigenze stilistiche ed al contempo dare il suo tocco magico. Ricordo che rimase colpito da “Gli Romani”, fin dal primo ascolto, apprezzando l’ironia del brano e comprendendo perfettamente il sound del singolo, che ha missato egregiamente.

Il singolo ha anche un video ufficiale abbastanza particolare. Di chi è stata l’idea? Qual è l’intento del video?

Ho ideato il videoclip in grafica animata de “Gli Romani”, impostandolo come una sorta di videogioco musicale, in cui il personaggio del “RobotPrimitivo”, protagonista dei precedenti videoclip “Amati” e “Core”, si aggira come in un videogame, prima tra le strade dell’ antica Città Eterna nei panni di un gladiatore robot, poi come un cyber-giullare in una piazza medioevale ed infine tra i modellini plastici di una “Roma Futuribile”, che rappresentano concettualmente i luoghi simbolo della urbe. L’ anima folkloristica del popolo romano è stata interpretata da una elegante  ballerina di taranta e pizzica, Maristella Martella, che danza tra i paesaggi onirici del videoclip  e l’immagine elaborata digitalmente, della Lupa capitolina.

Il videoclip è stato realizzato grazie ad una squadra di giovani e talentuose artiste: Agnese Matteuzzi, Giorgia Sbaraglia, Priscilla Pallante e Francesca Ferrara, che voglio ringraziare infinitamente per aver dato corpo ed immagine alla mia visione onirica.

Anche il videoclip è un omaggio alla grande arte di Fellini, a Roma ed a Cinecittà, la sua seconda casa.

Secondo voi cosa andrebbe recuperato dell’antica Roma?

Penso all’ antica Roma come ad una madre generosa, che ha attratto a se culture e tradizioni diverse, conquistando, ma sempre accogliendo. Per accogliere si sa, bisogna fare spazio ed a volte armarsi di pazienza, perché non tutti sono educati allo stesso modo. D’altronde: << Co’ la pazienza s’impara la scienza, dicheno a Roma >> (cit. da “Roma” di F. Fellini).

Su cosa state lavorando in questo periodo?

Abbiamo già pronto il disco, che uscirà prossimamente, con 9 tracce, legate insieme da un concept che riguarda l’ essere umano nella società tecnologica dell’ “Evo-Mediatico” di cui abbiamo già accennato a giugno, quando abbiamo presentato il singolo “Core”. Non voglio dire di più per non “spoilerare” e lasciarvi un po’ di curiosità! Grazie assai.

Sandy Sciuto