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Intervista a Yuman, con Mille Notti alla finale di Sanremo Giovani

Si intitola “Mille notti” il brano con cui Yuman si è presentato alle selezioni di Sanremo Giovani 2021 riuscendo ad assicurarsi un posto alla finale di stasera, 15 Dicemebre. Sono state oltre 700 le domande pervenute alla Commissione Artistica e Yuman con Mille notti ha superato ben due selezioni, distinguendosi e approdando al rush finale.

La canzone del giovane artista romano d’origine capoverdiana è una ballata dalla forte intensità che descrive con forte senso evocativo il difficile rapporto che può crearsi tra padre e figlio. Un testo che diventa una lettera d’amore dal profumo kafkiano che solo un figlio può scrivere per il padre. Un desiderio di ritrovarsi oltre le complicazioni e le incomprensioni.

Mille notti è il primo brano in italiano di Yuman, affiancato dal musicista e producer Francesco Cataldo, con il quale collabora fin dagli esordi. Alle spalle una carriera di produzioni in inglese che hanno contribuito ad affermarsi in ambito internazionale e ad essere scelto da diversi importanti festival come il South By Southwest in Texas.

La sera prima della finale abbiamo scambiato qualche battuta con Yuman.

Yuman come è nata l’idea di partecipare a Sanremo Giovani?

Dopo tanti brani in inglese, ho sentito l’esigenza di scrivere in italiano, la mia lingua. Sono nati diversi brani a cui sono molto legato. Così abbiamo provato a candidate la canzone che più mi rappresentava, quella più autobiografica. Ed eccomi qui.Le richieste di partecipazione sono state centinaia, ma sei tra i 12 finalisti. Come ti stai preparando alla serata finale?

Vi farò sorridere. Sbucciando mandarini. Vi sto scrivendo dalla mia camera d’albergo e sto mettendo in fila i pensieri per domani. A parte gli scherzi, mi sto preparando con tranquillità: cerco di essere spensierato, sto svuotando la testa in vista dell’esibizione di domani.Hai un backgroud internazionale, cosa rappresenterebbe per te partecipare al Festival di Sanremo 2022?Rappresenterebbe una sorta di “ritorno in patria”. Riuscire a fare qualcosa di importante nel mio Paese. Ho sempre guardato il Festival di Sanremo con tanto rispetto e tanta ammirazione. Sarebbe bellissimo.

Il tuo brano Mille Notti, come è nato? Immaginavi di presentarlo alle selezioni di Sanremo Giovani?Ho scritto Mille Notti durante il lockdown, non avrei mai immaginato sarebbe arrivato fino a qui. È nato in un momento cupo, direi crepuscolare, in cui non si sapeva quale sarebbe stato il nostro destino. “Mille notti” è uno spiraglio di luce, un gesto d’amore.Post Sanremo quali saranno le tue prossime tappe?

Abbiamo tante cose in cantiere: brani, concerti, collaborazioni. Però vogliamo vivere il momento, senza proiettarci troppo in avanti. Questo è il momento dei mandarini.

Benito Dell'Aquila